Castel Venere / Faicchio. Arrestato 37enne pregiudicato: piazzava banconote false grazie a due donne avvenenti.
Dopo perquisizione domiciliare, i militari hanno scoperto all’interno della camera da letto, abilmente occultate in un armadio, 53 banconote false, con tagli da 50 e 20 euro, per un totale di 1.270,00 euro.
A conclusione di attività investigative, scaturite da rinvenimenti nella valle telesina di banconote false, i militari della Stazione di Telese Terme unitamente a quelli di San Salvatore Telesino, nella mattinata odierna, hanno tratto in arresto in flagranza, in quanto responsabile di detenzione, al fine di metterle in circolazione, di banconote contraffatte, un 37enne pregiudicato di Torre del Greco, domiciliato a Faicchio dove scontava gli arresti domiciliari. In particolare, il tutto era partito dal rinvenimento presso due bar di Castelvenere di due banconote false di 20 euro, spacciate a dire degli esercenti da due avvenenti donne. Le indagini condotte dai carabinieri hanno permesso l’identificazione delle predette in due donne conoscenti e complici dell’uomo, una originaria di Napoli di 28 anni mentre l’altra 30enne originaria di Faicchio. Da questa attività i militari sono risaliti al soggetto agli arresti domiciliari che, nella mattinata odierna, è stato sottoposto a perquisizione domiciliare. Nel corso dell’operazione all’interno della camera da letto, abilmente occultate in un armadio, i militari hanno rinvenuto e sequestrato 53 banconote false, tagli da 50 e 20 euro, per un totale di 1.270,00 euro. Agli operanti la contraffazione è risultata di ottimo pregio, sia per la tipologia della carta usata che per la definizione di colori, scritte e disegni in rilievo. A termine delle attività, le due donne sono state segnalate all’A.G. per la spendita di banconote false, mentre per l’arrestato domiciliare si sono spalancate le porte del carcere per la detenzione delle monete contraffatte. Dopo le formalità di rito il soggetto è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Benevento. Le banconote sottoposte a sequestro saranno inviate alla sede della Banca d’Italia di Avellino per gli ulteriori accertamenti del caso.