CASTELLO DEL MATESE. Minniti parte male nel matesio, tra i firmatari la sua candidatura a segretario Pd anche il sindaco Tonino Montone: “Lo sanno anche le pietre del Matese che sto dal 1994 con Forza Italia”.

Sarà un congresso pacato, sereno e con le idee chiare?

Lo ha affermato con un certo orgoglio Tonino Montone, primo cittadino di Castello del Matese, che suo malgrado si ritrova firmatario, insieme ad altri 550 colleghi sindaci, della mozione che vuole l’ex Ministro Marco Minniti segretario nazionale del Pd. “Lo sanno anche le pietre del Matese che sto dal 1994 con Forza Italia, e da lì non mi sono mai mosso. Io non ci azzecco nulla con quel partito e non ho mai firmato nulla”. Quindi un sindaco dichiaratamente di centrodestra che si ritrova, a sua insaputa, firmatario di un atto che vuole leader del principale partito di opposizione un ex Ministro degli Interni di un governo opposto. Ancora peggio di cosa sarebbe successo in Regione Calabria, dove alcuni sindaci democratici si sono ritrovati firmatari pro Minniti a loro insaputa, ma lì almeno erano di centrosinistra. “I dirigenti politici campani dovrebbero assumersi le proprie responsabilità e scusarsi pubblicamente” – l’attacco di Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e tra i promotori dell’appello. Ora sarà la segreteria nazionale di Roma a sbrigare il pasticcio accaduto in Terra di Lavoro. Sarà un congresso pacato, sereno e con le idee chiare?

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