Cellole / S. Maria C.V. Minacciò tecnico del Consorzio di bonifica che controllava lo sbancamento del terreno: condannato imprenditore.

I fatti risalgono all’agosto 2018, quando il tecnico del Consorzio si recò nei terreni dell’uomo per verificare i danni prodotti dallo sbancamento del fondo realizzate dall’imprenditore alle canalette dell’acqua.

Minacciò tecnico del Consorzio Aurunco di bonifica che si era recato sul suo fondo con i carabinieri per controllare i danni provocati dallo sbancamento del terreno alla canalette che trasportano l’acqua per irrigare i campi: il Tribunale sammaritano condanna a sei mesi di carcere (il pm ne aveva chiesti dieci) per resistenza a pubblico ufficiale (pena sospesa) Carlo Cilento, titolare a Cellole di un caseificio che produce mozzarella di bufala campana dop. I fatti risalgono all’agosto 2018, quando il tecnico del Consorzio arrivò nei terreni dell’uomo, con le canalette poste su area demaniale attigua al suo fondo, a circa 50 cm di altezza. Secondo quanto emerso dal processo, il Cilento colpì il tecnico del Consorzio con una manata alla spalla sinistra e lo minacciò: “Vattene dalla mia proprietà, oggi ti va bene che ci stanno i carabinieri, sennò finiva diversamente. Ma poi ci vediamo”. Cilento è stato invece assolto per il danneggiamento dei 240 metri di canaline, che hanno creato disagi agli agricoltori della zona in poichè i danni sarebbero frutto di imperizia da parte di chi eseguì lo sbancamento, e non sarebbero stati voluti intenzionalmente dall’imprenditore; vi sarebbe stata, dunque, solo colpa nella realizzazione dei danni ma non dolo. Il Consorzio non si è costituito in giudizio per richiedere eventuali danni ed alla fine ha pure riparato a proprie spese le canalette.

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