Ciro Esposito è morto. Non ce l’ha fatta il tifoso del Napoli ricoverato dal 3 maggio scorso al Gemelli di Roma dopo gli scontri con i tifosi.

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Ciro Esposito non ce l’ha fatta. Il tifoso del Napoli del quaqrtiere Scampia rimase ferito il 3 maggio scorso a Roma prima della finale di Coppa Italia tra il suo Napoli e la Fiorentina. Le sue condizioni ieri erano peggiorate lasciandogli poche speranze di vita. Il ragazzo è morto per insufficienza multiorganica non rispondente alle terapie mediche e di supporto alle funzioni vitali, come ha spiegato Massimo Antonelli, direttore del Centro rianimazione del Gemelli, che “esprime anche profondo cordoglio e la vicinanza ai genitori di Ciro in questo momento di dolore per la perdita del proprio figlio”. Un’infezione polmonare che si è innestata in un quadro clinico già compromesso: sarebbe questa la causa dell’aggravarsi delle condizioni del ragazzo. “Il nostro obiettivo è riportare Ciro al più presto a casa”, come dice Enzo Esposito, lo zio di Ciro. “Per noi adesso è il momento del dolore ma stiamo lavorando per poter accelerare i tempi e ripartire per Napoli. Speriamo che almeno su questo ci sia un pò di pietas umana e ci venga evitato un lungo strazio anche per tornare a casa. Mi aspettavo un po’ di vicinanza in queste settimane da parte delle istituzioni, ma non è mai arrivata salvo qualche eccezione come il sindaco di Napoli De Magistris, questore e prefetto di Roma devono dimettersi. Non si faccia violenza nel nome di Ciro”, l’appello lanciato dallo zio. “Invitiamo a mantenere la calma non vogliamo altra violenza, ma solo rispetto per Ciro”. Non è riuscita a dire nulla la mamma di Ciro, che è arrivata al capezzale del figlio, al reparto rianimazione del Gemelli e ne è uscita piangendo, accompagnata da una suora. Padre Mariano, cappellano del Cristo Re, ha raggiunto Ciro per l’estrema unzione. In reparto sono arrivati anche i dirigenti sanitari, che hanno allontanato i giornalisti. Ora si dovrà gestire una situazione critica anche per i parenti degli altri degenti. “Resto qui fino all’ultimo, non me ne vado”, aveva detto la signora Antonella Leardi. La donna è uscita in lacrime dalla sala di rianimazione dove si trova il figlio. Questo mentre un amico  di famiglia ha dichiarato alla stampa che i tifosi napoletani sarebbero pronti a chiedere le dimissioni del questore di Roma e, dello stesso parere, il presidente del Napoli Club di Roma, Gino Di Resta.

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