Eolico in Campania. Invasione del Matese sul versante sannita. Comunicato “Cittadini in Movimento di S.Salvatore Telesino” e “A Guardia dell’ambiente” del “Fronte Sannita.
Le compagnie dell’eolico risultavano in attesa di Valutazione di Impatto Ambientale con 34 nuovi progetti, di cui 500 pale per 1200 MW ed altre 500 pale per altri 1200 MW, da aggiungere alle torri eoliche già a 966 in Campania.
Il 28 gennaio scorso la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la Legge Regionale n.11 del 1 luglio 2011 – “Disposizioni urgenti in materia di impianti eolici” che cercava di porre vincoli che non competevano alla Regione in materia di eolico. Con la “legge Colasanto” si è esaurita ogni “attività” regionale di regolamentazione del territorio campano in materia di installazione di impianti eolici e dal finto “prendere tempo” si e’ passati al vero “perdere tempo”. Di questa inerzia si sono avvantaggiate le compagnie dell’eolico che nel 2013 per la sola provincia di Benevento, risultavano in attesa di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) con 34 nuovi progetti di ben 500 pale per 1200 MW e 39 progetti per la provincia di Avellino, con altre 500 pale per altri 1200 MW da aggiungere alle torri eoliche che secondo i dati dell’ANEV ammontavano a 966 in Campania nel 2012. Limitandosi al solo versante sannita del Matese, per il quale sono in attesa di VIA 240 MW di impianti eolici, per circa 100 torri, ma nel frattempo è stata autorizzata in sede di Conferenza dei Servizi l’installazione di un impianto da 19 torri eoliche da 3 MW alte 160m, con scavi di 30 metri, sbancamenti per strade di collegamento e di servizio per i cantieri, compromissione delle falde, tutto interno ad un sito riconosciuto di importanza comunitaria nel sannio. Del progetto di un impianto di 17 pale da realizzarsi a San Lupo è prevista per 23 aprile prossimo una Conferenza dei Servizi per un nuovo progetto di impianto eolico, da realizzarsi sempre nel territorio di Morcone. Una nuova Conferenza dei Servizi si farà e sarà relativa alle opere connesse alla realizzazione di 2 impianti da installarsi a S.Giorgio La Molara e Montefalcone. Sarà possibile visionare presso i Comuni di Pontelandolfo e Morcone un nuovo progetto di eolico che interessa i 2 comuni e per cui si è avviato il procedimento di autorizzazione. Questa successione temporale di impianti così fitta testimonia inequivocabilmente l’identificazione del Matese sannita (dopo Fortore ed Irpinia) come il nuovo territorio-bersaglio delle multinazionali del vento che intendono speculare, con estrema rapidità, sulle nostre aree compromettendone definitivamente la qualità della vita, le attività legate alla ruralità, la naturalità, e la storia dei luoghi in questione (albergazione diffusa, allevamenti, agriturismi, vendita di prodotti agricoli locali, trekking, turismo archeologico e paesaggistico, la semplice fruizione da parte della popolazione locale). Tale aggressione, oltre che dall’indifferenza dei politici campani è ulteriormente agevolata dall’atteggiamento complice. Per avere una misura dell’ “allegria”, a voler usare un eufemismo, con cui ci si esprime su questi progetti bastano un paio di esempi su tutti, entrambi riferiti ad impianti previsti sul territorio di Morcone: per il progetto eolico di Morcone-Montagna Fasana, la Soprintendenza dei beni paesaggistici (SBAPSAE) aveva espresso con nettezza, alla Conferenza dei Servizi del 24/05/2011, il proprio parere negativo non trovando “metodi di mitigazione dell’impatto percettivo” e comportando, l’impianto, la definitiva “cancellazione dei tratti distintivi del paesaggio protetto”. Cosa è successo nel frattempo per aver modificato il proprio parere convertendolo in positivo alla successiva conferenza dei servizi sullo stesso progetto ? per l’autorizzazione unica, relativa sempre a Morcone-Montagna Fasana (per cui la C.d.S., ripetiamo, aveva dato parere favorevole), non era stata coinvolta la Regione Molise come imposto dalla legge, per la distanza dell’impianto dai suoi confini. La C.d.S. dello scorso 3 marzo relativa all’impianto Morcone-Colle Alto, invece, e’ stata rinviata dal responsabile della procedura, lo stesso responsabile di Montagna Fasana, proprio perche’ la Regione Molise non era stata convocata. Intanto, in un incontro tenutosi a S.Croce del Sannio il giorno 1 marzo scorso, tre consiglieri regionali (Abbate, Lonardo e…Colasanto, lo stesso della legge “illusione”) hanno promesso di utilizzare gli strumenti a disposizione della Regione per bloccare l’aggressione in atto in Campania. Ad ogni modo, nell’attesa che vengano identificati ed utilizzati, bontà loro, questi strumenti e vista la presenza devastante di impianti eolici che hanno gia’ colonizzato il Fortore e l’Irpinia e che ora stanno per invadere il Matese sud-orientale, noi chiediamo ai consiglieri regionali con urgenza: la moratoria delle procedure di autorizzazione di tutti i progetti di realizzazione di impianti eolici sul territorio campano ed il blocco degli impianti già autorizzati, in assenza totale di una regolamentazione regionale Il recepimento da parte della Regione del DM Sviluppo economico 10/09/2010, “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili“ con conseguente individuazione (partecipata) e salvaguardia dei siti non idonei alla realizzazione degli impianti eolici, con rispettive fasce di rispetto; Il blocco definitivo dell’incentivazione e delle autorizzazioni degli impianti eolici sul territorio campano, non destinati all’autoconsumo, come provvedimento da portare nelle sedi ministeriali ed europee. Le rinnovabili sono un inganno per l’ambiente e per le comunità se sono fonte di speculazione per pochi alimentata solo dai forti incentivi pagati dalle bollette, sono una soluzione se utilizzate per l’autoconsumo a vantaggio del territorio che decidesse di ospitarle in maniera distribuita, sostenibile (non impattando attivita’ e bisogni primari) autosostenuta (l’energia prodotta ripaga l’impianto) e partecipata, ed a valle delle pratiche volte a ridurre il consumo di energia.