Frasso Telesino / San Lorenzo Maggiore. Floriano Panza sul locale tratto della NA-BA: “È un’opera d’arte per bellezza e sostenibilità”.

Entusiasmo per l’ex sindaco di Guardia Sanframondi, dopo il riconoscimento del Premio “Pimby Green 2021” al progetto che fu fortemente voluto dall’amministrazione comunale da lui guidata

di Barbara Serafini

Il progetto in Valle Telesina del tratto ferroviario Frasso Telesino – Solopaca – Castelvenere – Guardia Sanframondi  – San Lorenzo Maggiore, della linea Alta Velocità e Capacità “Napoli – Bari”, in questi giorni si è ritrovato al centro dell’attenzione, a Milano, per essere stato insignito, insieme a quello del nuovo Ponte San Giorgio – ex Morandi di Genova, del Premio “Pimby Green 2021”, giunto quest’anno alla terza edizione, come migliore visione di un’opera pubblica innovativa e sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Il premio Pimby (Please In My Back Yard) è, secondo il Sole 24 Ore, “un progetto per l’innovazione e lo sviluppo del nostro Paese”. Un premio alla “cultura del fare”, una ricerca di forme di dialogo innovative con il territorio, che va a riconoscere quelle opere necessarie per lo sviluppo del Paese, apportando valore e occupazione. Entusiasta di questo riconoscimento è il dott. Floriano Panza che, assieme alla precedente Amministrazione comunale, ha fortemente voluto e lavorato sul progetto in questione, negli anni a cavallo tra il 2017 e il 2018, quando rivestiva l’incarico di sindaco del Comune di Guardia Sanframondi. “Chicco Testa – esordisce Panza – politico, giornalista e presidente di Assoambiente e del Premio, ha consegnato il riconoscimento alla Direttrice Generale di RFI, Vera Fiorani. Peccato mancassero sul palco d’onore anche i professori dell’Università del Sannio incaricati, insieme a Legambiente, prima dal Comune di Guardia Sanframondi, e solo in un secondo momento da FFSS. Trattasi di rinomati docenti dalle svariate competenze, veri autori dello studio che, in seguito, ha coinvolto anche tutte le università campane”. Prosegue: “Sette delibere di consiglio e di giunta municipale, una infinita corrispondenza con ogni autorità preposta, decine di incontri a Roma, Napoli e altrove, assemblee  con amministratori e cittadini perfettamente coordinate dall’on. Costantino Boffa, sono la prova di un impegno costante su Ferrovie dello Stato, affinché facesse di questo tratto di opera in Valle Telesina – la valle della Falanghina candidata a Città europea del vino e a patrimonio Unesco – il fiore all’occhiello dell’impegno dello Stato a vantaggio delle zone interne”. L’Amministrazione comunale di Guardia Sanframondi guidata dal dott. Panza, insieme agli altri comuni attraversati, ha preteso e ottenuto che l’opera non avesse impatti ambientali, sulla scia di un alto progetto di sostenibilità, riuscendo a eliminare dalla progettazione le enormi arcate di cemento e facendo abbassare di molto il livello del tracciato. “In breve – prosegue l’ex sindaco – i binari nemmeno si vedranno, i terrapieni saranno inerbiti e piantumati con essenze locali, i rumori saranno attutiti anche dalla vegetazione. Se devo esprimermi sinteticamente, si tratta di una futura ‘opera d’arte’, attrattiva di visitatori per bellezza e unicità. Da ciò la premialità ottenuta da questa infrastruttura strategica da Pimby e Fise Assoambiente, insieme al progetto di Renzo Piano per il nuovo Ponte San Giorgio di Genova”. Potremmo concludere, dunque, che tutto è bene ciò che finisce bene. Assoluatemente no, al contrario. “All’epoca del progetto – racconta ancora il dott. Panza – la comunità guardiese diede il proprio consenso all’opera. Vi furono i voti contrari a varie delibere da parte dell’allora minoranza consiliare, oggi maggioranza, (non è chiara la posizione dell’attuale sindaco, all’epoca vicesindaco, bisognerebbe chiedergliela!) con alcuni atti consiliari che condizionavano il consenso stesso non solo a una progettazione Envision, ossia nessun impatto ambientale, ma anche alla soluzione di altre annose questioni:

  • lo straripamento dei torrenti Peracchio, Granchi e altri con conseguenti allagamenti dei vigneti;
  • la sistemazione di tutta la viabilità comunale Nord- Sud che verrà tranciata dai nuovi binari, come alcuni scoli;
  • il rifacimento della viabilità comunale in zona Starze e Ciuccio Morto;
  • la valorizzazione dell’ex Scalo Ferroviario di Solopaca, che si sposterà nel Comune di Castelvenere, su  suoli di cittadini guardiesi, che potrà altresì chiamarsi ‘Stazione della Falanghina’, e che nel progetto diverrà pit stop per le produzioni agricole sannite”.

Questioni, queste ultime accennate, che FFSS risolverà direttamente, oppure tramite risorse, anche regionali, da destinare al Comune di Guardia Sanframondi, per le opere da realizzare all’interno del suo territorio.

Ancora Floriano Panza: “In ultimo, si stava seguendo con grande attenzione la vicenda degli esprori dei suoli agricoli e industriali. In questi giorni i lavori di raddoppio ferroviario stanno proseguendo alacremente, i raccolti e i frutti pendenti sono andati perduti, circa il pagamento dei prezzi adeguati dei terreni espropriati nessuna traccia. E intanto, i contadini vanno alla ricerca di avvocati!” “La mia è stata una rapida sintesi dei fatti, e non intendo polemizzare con alcuno, né con personaggi pubblici né con acidi privati, sarebbe troppo facile, adesso! Sento, invece, insieme ai colleghi amministratori del 2015 -2020, il dovere di far emergere e ripristinare la verità, offrendo ancora, ove se ne ravvisasse la necessità, la nostra disponibilità piena nei confronti della comunità guardiese”. “Quello che avverrà nei prossimi due anni e comunque entro il 2026 – conclude – ossia l’ultimazione del raddoppio ferroviario fino a Bari, nella nostra Valle dovrà essere seguito sempre con la massima attenzione. Questa opportunità potrà e dovrà dare una accelerazione al rilancio vero della Valle della Falanghina e al valore dei nostri prodotti ed eccellenze locali”.

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