Generale in pensione della Guardia di Finanza di Caserta accusato di aver preso una tangente di 500mila euro: si tratta di Emilio Spaziante.
A Spaziante, all’epoca dei fatti Comandante interregionale dell’Italia Centrale, poi Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, la promessa che avrebbe ricevuto dal Presidente del Consorzio, Giovanni Mazzacurati, 2 milioni e 500 mila euro.
Emilio Spaziante, Generale in pensione della Guardia di Finanza di Caserta, è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per il Mose a Venezia: insieme a lui, nomi illutri dell’affare “Mose” in Friuli Veenzia Giulia. Il Generale avrebbe fatto pressioni per avere esiti benevoli sulle verifiche fiscali e sui procedimenti penali avviati dagli ispettori della guardia di fiannza nei confronti del Consorzio Venezia Nuova. Questo suo “interessamento” gli avrebbe fruttatot una tangente di circa 500mila euro. A Spaziante, all’epoca dei fatti Comandante interregionale dell’Italia Centrale, poi Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, la promessa che avrebbe ricevuto dal Presidente del Consorzio, Giovanni Mazzacurati, 2 milioni e 500 mila euro. Nell’ordinanza del Gip, però, è segnalata la “sola” somma di 500mila euro, che Spaziante avrebbe diviso con Milanese e Meneguzzo, amministratore delegato di Palladio, che aveva il compito di metterlo in contatto proprio con Milanese, defiinto il consigliere politico dell’allora ministro dell’economia Giulio Tremonti. Fu direttamente il Presidente del Consorzio Mazzacurati a consegnare direttamente a Milanese la forte somma di danaro, il quale a sua volta l’avrebbe dara al Generale Spaziante. Intercettazioni telefoniche avrebbero conferamto il tutto, a conoscenza da ognuno degli interpreti convolti nella vicenda.