Giano Vetusto. Una piramide nascosta sulla collina: sulla cima trovata una pietra differente dalle altre, incastonata nella roccia. Forse manufatti dell’uomo?.
La collina presenta dei bordi perfettamente circolari, mentre la pendenza su tutto il sentiero che corre lungo la collina è regolare. Sulla collina è stato ritrovato un masso che, forse, fu lavorato a mano dall’uomo.
A Giano Vetusto, in provincia di Caserta, c’è una particolare collina che, se osservata dall’alto o da lontano, ricorda la forma di un cono. La collina presenta dei bordi perfettamente circolari, mentre la pendenza su tutto il sentiero che corre lungo la collina è regolare. Sulla collina è stato ritrovato un masso che, forse, fu lavorato a mano dall’uomo. Sulla cima, invece, è stata trovata una pietra differente per tipologia e materiale dalle altre, incastonata nella roccia. Manufatti umani? Chissà. Una delle ipotesi è che la collina in un passato molto remoto fosse probabilmente una piramide, utilizzata da qualche antica popolazione, anche perchè nella zona sono stati ritrovati parecchi reperti archeologici. Ovviamente è solo un ipotesi. C’è un video, realizzato da Livio Tv, che illustra questa particolare collina: Nella descrizione del video vi è scritto: “Quello delle colline attorno a Giano Vetusto è un luogo magico, contornato da splendide campagne, costellato da decine di siti archeologici e testimonianze varie dell’antichità. Gli antichi greci come i latini sapevano scegliere bene i luoghi dove trascorrervi una vita all’insegna della tranquillità e salubrità. Un cittadino turco con la passione per le antichità, ha giurato che si tratti di un Kurgan (cumolo), un sistema di tombe realizzato da un’antica popolazione iranofona: gli Sciti”. Inoltre, a Castel Morrone, paese a non molti chilometri di distanza da Giano Vetusto, sono presenti un paio di colline molto simili. Qui il video: Tornando alla collina di Giano Vetusto, si tratta di una collina con una forma caratteristica semplicemente naturale o al di sotto di essa c’è qualche antica costruzione? Non si può escludere nulla. In ogni caso c’è da dire che la zona è ricca di reperti archeologici e tracce dall’antichità. Basti pensare all’antichissimo tempio dedicato al dio Giano Bifronte (che da proprio il nome al paese di Giano Vetusto) e il sito archeologico dell’antica Cales (nei pressi di Calvi Risorta), la più importante città degli Ausoni, antica popolazione italica.
Andrea De Luca