Guardia di Finanza. Anno impegantivo il 2013 per il Comando Provinciale di Caserta. Risultati eccellenti in tutti i settori.
5.583 violazioni penali ed amministrative, denuncia per 1.840 soggetti, recupero a tassazione di 250milioni di euro, 40milioni di sola IVA, scovati 182 evasori totali e 316 lavoratori in nero, indebite percezioni UE per 4milioni, segnalazione alla Corte dei Conti di 29milioni di danni erariali, sequestro di 1.300 grammi di stupefacenti, 8 tonnellate di tabacchi esteri e 87mila articoli contraffatti, confisca di patrimoni per 12milioni.
Per il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, il 2013 è stato un anno impegnativo, caratterizzato dal conseguimento di importanti risultati operativi in tutti i settori in cui si esplica l’attività istituzionale del Corpo, quale polizia finanziaria, posta a tutela delle entrate e delle uscite dello Stato, degli Enti pubblici territoriali e dell’Unione europea, ed economica, volta alla salvaguardia dei diritti dei cittadini, delle regole di funzionamento del mercato, della libera concorrenza e del sistema creditizio e del risparmio. L’attività si è sviluppata nell’ambito delle linee programmatiche governative, lungo le direttrici principali della lotta all’evasione, all’elusione ed alle frodi fiscali, del controllo sulla spesa pubblica e della tutela del mercato dei beni e dei servizi, di quello dei capitali e del contrasto alla criminalità organizzata sotto il profilo patrimoniale, nonché negli altri comparti operativi, in un’ottica sempre volta alla tutela della collettività e della competitività del “sistema Paese”. La difesa dell’economia legale e del corretto funzionamento delle regole di mercato, costituiscono, in sintesi, l’obiettivo cardine del Corpo, al fine di recuperare le risorse sottratte illecitamente al bilancio dello Stato, dell’Unione europea e degli enti locali. Si tratta di un’azione che si sviluppa, con un approccio trasversale che investe, nella loro globalità, tutti i fenomeni connotati dalla capacità di mettere a rischio contemporaneamente più interessi economici e finanziari, sia attraverso il contrasto all’economia sommersa, intesa come esercizio di attività imprenditoriali lecite senza dichiararne i proventi al fisco, che combattendo l’economia illegale, ricostruendo i flussi finanziari sottesi alla commissione delle più svariate tipologie di illeciti, al fine di restituire alla collettività, attraverso l’esecuzione di sequestri e confische, le preziose risorse che le sono state sottratte.
Tutto ciò avviene adottando le tecniche d’indagine proprie di una forza di polizia, che garantiscono un’innata flessibilità dell’azione ispettiva, in grado di adattarsi alle diverse modalità di manifestazione di illegalità sul territorio. Prima di passare ai dettagli dei diversi comparti, alcuni dati puramente statistici possono fornire una prima idea dell’operato delle Fiamme Gialle, che ha consentito di rilevare Questi, in sintesi, i numeri chiave delle attività condotte dalla Guardia di Finanza, in Provincia di Caserta, nel 2013. Di seguito, alcuni elementi di dettaglio sui principali ambiti di intervento, che costituiscono il cuore della missione istituzionale del Corpo. Frodi fiscali, fiscalità internazionale ed economia sommersa: questi i fenomeni al centro dell’attività delle Fiamme Gialle casertane a tutela delle Entrate, che hanno consentito di individuare redditi occulti per 250 milioni di euro, dei quali 187 riconducibili ai 182 evasori totali scoperti e 5 a fenomeni di evasione fiscale internazionale, di denunciare 167 responsabili di reati tributari ed avviare procedure di sequestro per oltre 49 milioni di euro. Sono state, inoltre, riscontrate irregolarità nel 65,5% degli oltre 4.500 controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali ed avanzate all’Agenzia delle Entrate 61 proposte di chiusura dei locali aziendali, di cui 59 quelle eseguite. I risultati conseguiti abbracciano numerosissime tipologie di “sommerso” e di frodi, tra le quali si ricorda, una su tutte, l’operazione “Mister Toys”, condotta dalla Compagnia di Capua, che vedeva coinvolte 37 imprese che commercializzavano giocattoli e prodotti per l’infanzia, in un giro di false fatturazioni da 80 milioni di euro ed in un rilevante fenomeno di contrabbando dalla Cina. Le indagini hanno permesso di denunciare 8 soggetti, tutti attinti da misure cautelari personali, nonché di sequestrare beni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 14 milioni di euro. Nel settore della spesa pubblica, il Corpo ha agito al fine di garantire che, in questo periodo di perdurante crisi, le risorse disponibili siano effettivamente destinate al rilancio dell’economia ed alle situazioni di maggiore disagio socio-economico. Obiettivo che, in Provincia di Caserta, si è tradotto: nell’esecuzione di indagini contro le frodi al bilancio nazionale, locale e dell’Unione europea, che hanno riguardato erogazioni pari ad oltre 4,3 milioni di euro, rilevando irregolarità concernenti il 95% di tali importi, corrispondenti ad indebite percezioni e richieste di fondi pubblici per circa 4 milioni di euro. Denunciati all’Autorità Giudiziaria 773 autori di queste truffe, 1 dei quali tratto in arresto; nella segnalazione alla Corte dei Conti di 318 soggetti, per danni all’erario per oltre 29 milioni di euro; nella denuncia di 68 responsabili, dei quali 4 arrestati, per corruzione, concussione, peculato, frodi nelle pubbliche forniture ed altri reati contro la Pubblica Amministrazione. In particolare, sono state scoperte truffe in danno del bilancio comunitario per 335 mila euro, a quello nazionale e locale per 3,6 milioni di euro, frodi previdenziali ed assistenziali per 3,5 milioni di euro (indebitamente percepiti da falsi invalidi e falsi braccianti agricoli; nella scoperta di 47 finti poveri, che avevano indebitamente beneficiato di prestazioni sociali agevolate, impedendo l’accesso a tali provvidenze alle famiglie realmente bisognose. Tra le principali attività eseguite nello specifico settore possiamo ricordare: una complessa indagine condotta dal Nucleo Polizia Tributaria di Caserta, che ha consentito la scoperta di una rilevante truffa ai danni dell’Inps per l’indebita percezione delle indennità erogate, ammontanti a circa 1,5 milioni di euro, e per la costituzione di 178 false posizioni assicurative, finalizzate alla successiva indebita percezione della pensione di bracciante agricolo; una ulteriore investigazione, condotta sempre dal predetto Nucleo, che ha portato all’accertamento di un danno erariale patito dal Sistema Sanitario Nazionale per oltre 1,5 milioni di euro, derivante da una indebita erogazione di compensi a circa 400 medici, che annoveravano circa 6.000 assistiti tra deceduti, emigrati all’estero o fuori provincia. La lotta alla criminalità organizzata, volta, essenzialmente, alla ricostruzione e disarticolazione dell’assetto economico-finanziario dei gruppi criminali, attraverso approfonditi accertamenti patrimoniali, che hanno riguardato 104 soggetti appartenenti o contigui alla camorra, ha portato alla denuncia di 24 responsabili, 4 dei quali tratti in arresto per associazione per delinquere di stampo mafioso e violazioni alle norme antimafia, al sequestro o alla confisca di patrimoni illeciti per circa 12 milioni di euro. L’azione di contrasto è stata, naturalmente, rivolta anche ai settori di tradizionale appannaggio della criminalità organizzata, come il traffico di droga, con indagini che hanno riguardato sia la distribuzione e lo spaccio a livello locale, che i sodalizi che gestiscono le grandi rotte internazionali, che hanno permesso di denunciare 27 soggetti, tra narcotrafficanti e spacciatori, dei quali 22 arrestati. Altro fenomeno criminale attenzionato, in decisa ripresa, è il contrabbando di tabacchi lavorati esteri. Le investigazioni sui canali internazionali di approvvigionamento (soprattutto dai Balcani) e sulle reti di smercio delle sigarette, hanno consentito di denunciare 167 contrabbandieri, di cui 34 tratti in arresto. Il monitoraggio dei mercati dei capitali, valutario e creditizio, attraverso l’approfondendo di oltre 200 segnalazioni per operazioni finanziarie sospette e la vigilanza sul rispetto della disciplina antiriciclaggio, ha portato alla denuncia di 102 soggetti, di cui 13 tratti in arresto per riciclaggio di proventi illeciti e bancarotta, nonché al sequestro di beni per oltre 49 milioni di euro. La lotta all’industria del falso ed ai prodotti non sicuri, incentrata sulla completa individuazione e neutralizzazione di intere filiere illecite, dall’importazione, alla fabbricazione, fino al commercio al dettaglio, ha permesso di sequestrare 5 tra opifici e depositi clandestini, circa 90.000 merci contraffatte (perlopiù scarpe di note griffes), 97 tra macchinari ed attrezzature industriali, denunciando 81 responsabili, di cui 10 arrestati. I Reparti della Guardia di Finanza dislocati nella Provincia di Caserta hanno anche concorso alla tutela dell’ambiente, contrastando le lucrose attività della criminalità, anche organizzata, legate al ciclo dei rifiuti, ed effettuando controlli presso aziende del settore o che producono emissioni inquinanti. In quest’ambito, sono stati denunciati 71 soggetti, di cui 1 tratto in arresto, e sequestrate aree adibite a discariche abusive per oltre 31.000 mq. La Guardia di Finanza continuerà, per il 2014, a concentrare ogni risorsa operativa al fine di tutelare l’economia legale e il corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti locali allo scopo di garantirne il corretto impiego, per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale. Il piano d’azione, in sinergia con tutte le altre Istituzioni operanti in Provincia di Caserta, mirerà, pertanto, sul consolidamento e rafforzamento della lotta all’evasione ed all’elusione fiscale, agli illeciti in materia di spesa pubblica, alla criminalità economico–finanziaria ed ai traffici illegali, nonché sulla tutela del mercato dei beni e dei servizi.