LIMATOLA. Rivolta contro il parroco: è accusato di gestire per fini personali ed economici la struttura di culto ed annesse proprietà. Occupata la Curia vescovile di Caserta.

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Il parroco della parrocchia di San Biagio (nella foto) don Giuseppe Giuliano, 50 anni, è accusato dai fedeli di “gestire per fini esclusivamente personali ed economici la struttura di culto e le proprietà annesse e di non svolgere alcun servizio verso la collettività“.

Un gruppo di cittadini di Limatola sta portando avanti da questa mattina una vibrante protesta all’interno della Curia di Caserta. La delegazione chiede che il vescovo Angelo Spinillo trasferisca altrove il parroco della parrocchia di San Biagio don Giuseppe Giuliano, 50 anni, accusato dai fedeli di “gestire per fini esclusivamente personali ed economici la struttura di culto e le proprietà annesse e di non svolgere alcun servizio verso la collettività“. La vicenda del sacerdote, da 23 anni a Limatola, è stata raccontata anche dal noto programam televisino “le Iene” che hanno documentato le gravi accuse pronunciate dai compaesani. I manifestanti hanno chiesto di incontrare il vescovo Spinillo per parlare della situazione. Contro il prete comunque la Diocesi di Caserta, nella quale rientra Limatola, non ha mai preso alcun tipo di provvedimento. “Conosciamo bene la situazione – secondo il vicario della curia vescovile don Antonio Pasquarielloe presto il vescovo deciderà cosa fare. Non siamo mai intervenuti perché queste cose succedono spesso nei paesi di provincia. Alcune parrocchie vengono amministrate bene, altre male“. Il prelato comunque è stato denunciato per numerosi reati, tra cui il furto di energia elettrica (si sarebbe allacciato abusivamente alla rete pubblica), e di fittare in nero i beni della chiesa.  “Se però qualcuno chiede la sala per fare una rappresentazione, don Giuseppe pretende tariffe d’affitto abnormi, fino a 2500 euro per appena 5 giorni, come è accaduto qualche tempo fa ad un gruppo del comune di Castel Morrone“, lamentano i fedeli. “Addirittura nel 2008 il Consiglio comunale fece una delibera in cui chiedeva alla Curia di trasferire don Giuseppe per motivi di ordine pubblico dopo una lite con un altro sacerdote del paese“

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