Maddaloni. Il Rettore Vigliotti: Grillo ex-comico, ironizza su Auschwitz per scopi bassamente politici.
Un capopolo travestito da grillo ha utilizzato la più dolente e tragica lirica sulla shoah per scopi bassamente politici, osando usare il simbolo orrendo del più grande sterminio del XX° secolo a fini politici.
È inaudito: non si tocca il dramma del popolo ebreo per propaganda politica; i sei milioni di ebrei trucidati ad Auschwitz meritano ben altra considerazione!!
NOI SIAMO EDUCATORI
È difficile educare i nostri ragazzi al rispetto degli altri e alla comprensione verso i drammi della storia!
Oggi un ex-comico ci dice che si può anche parafrasare oscenamente una lirica di quel Levi che non riuscì mai a dimenticare l’orrore di Auschwitz e perciò morì suicida, perché nei suoi occhi c’era sempre quell’abominio disumano.
VERGOGNA!
Il Rettore
Michele Vigliotti
CONVITTO NAZIONALE STATALE
“G. BRUNO”
“FONDATO NEL 1807”
Scuole annesse: PRIMARIA – SECONDARIA DI I° GRADO – LICEO CLASSICO – LICEO CLASSICO EUROPEO
Via San Francesco d’Assisi, 119 – 81024 MADDALONI (CE)
Tra l’altro, lo sai, “signor rettore”, che di ebrei ne sono stati trucidati sì 6.000.000, ma non tutti ad Auschwitz? Hai presente i nomi di Treblinka, Sobibor, Majdanek e di altri campi di sterminio? Meno male che sei un educatore…
INTERVISTA A MASSIMO FINI
“Un’oscenità sulla quale non è possibile tacere”. Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha bollato l’ultima provocazione di Beppe Grillo, che sul sul suo blog ha postato un’immagine dell’ingresso di Auschwitz con la scritta “P2 Macht Frei”, parafrasando poi le parole dei celebri versi di Primo Levi con cui si apre “Se questo è un uomo” per criticare Renzi e Napolitano. Il giornalista e scrittore Massimo Fini, tuttavia, è convinto che di ben altre oscenità dovremmo preoccuparci.
Fini, lei è di madre ebrea, si sente offeso da quel fotomontaggio?
«No. È una provocazione che sta nel gioco della satira di Grillo, quindi non mi sento offeso».
Eppure le comunità ebraiche si sono offese…
«Beh, le comunità ebraiche si offendono per tutto. Beninteso, l’Olocausto è stato un fatto tremendo, ma non ha senso che le pagine culturali dei principali quotidiani siano tutti i giorni pieni della Shoah. È un’insistenza che, peraltro, ha effetti contrari…».
Ma la satira davvero non deve avere limiti?
«Si deve poter fare satira su tutto. Quello che non si può fare è fottersene dei principi basilari di una liberaldemocrazia. La libertà d’espressione fa parte di questi principi, il fatto che il Presidente della Repubblica riceva al Quirinale un condannato no. Parlo di due cose che sono su due piani diversi, ma il piano più grave è sicuramente quest’ultimo. Se dobbiamo scandalizzarci facciamolo per le cose serie, non per stronzate come quelle di Grillo».
Intanto Berlusconi, a cui lei si riferisce, è stato incontrato anche da Renzi, nella notte, per discutere delle riforme.
«Ma che si incontrino a Regina Coeli! Queste cose non accadono neanche in Burkina Faso. Sono cose gravi e inaudite, nel senso letterale di “mai sentite”. Mi sembra che l’Italia sia in pieno marasma senile, testimoniato anche da follie come i presidenti del Consiglio che esternano su Twitter, i parlamentari che discutono sui social network e cose del genere».
In questo quadro i populisti vanno a nozze…
«Confesso di non aver mai capito cosa significhi la parola “populista”. Esistono vari partiti, più o meno antisistema, che vengono strumentalmente bollati così, ma sono movimenti che hanno pieno diritto di esistere. E poi abbiamo avuto per 20 anni Berlusconi, cosa vuole che possano fare di altro i “populisti” di oggi?».
(intervista di Adriano Scianca, fonte http://www.intelligonews.it/massimo-fini-da-ebreo-non-mi-scandalizza-grillo-su-auschwitz-ma-berlusconi-al-quirinale/)
Ma vergognati tu, che sfrutti miseramente ogni meschinità per andare contro Grillo. Te lo dico da ebreo (e da persona stufa di gente che parla in mia vece senza chiedere il permesso!!!). Il tuo atteggiamento è tipico di chi è protetto da un partito politico che vivacchia sul clientelismo. Sei tu il fomentatore, non Grillo. Parafrasare oscenamente”? “Signor” educatore (?), parafrasare “oscenamente” significa dire “Se questo è un culo” e non “Se questo è un paese”. Studia bene il significato dei termini che usi. Non ti elenco tutte le volte che i simpaticoni di PD e PDL (e d’altri partiti) hanno usato come metafora la Shoah solo perché non sono puerile e meschino quanto te. In più, l’immagine non c’entra niente con cosa hai detto, e come dice Massimo Fini (ebreo):”Non mi scandalizza Grillo su Auschwitz, ma Berlusconi al Quirinale”. E io aggiungo che mi scandalizzano anche gli ipocriti come te, rettore di ‘sta cippa. Più che un uomo giusto, sei un fariseo.