Mondragone. Impresa di calcestruzzo godeva della protezione della camorra: la DIA sequestra beni per 100milioni di euro tra società, immobili ed autovetture.

mondragone calcestruzzo

Oltre a numerose imprese di calcestruzzo sono sttai sequestrati 81 immobili tra terreni e fabbricati, così ubicati: 30 a Mondragone, 22 a Falciano del Massico, 7 a Carinola, 19 a Grazzanise, 1 a Santa Maria Capua Vetere e 2 a Cavezzo (MO), ed anche 29 auto e motoveicoli con diversi umerosi rapporti finanziari.

Agenti della Direzione Investigativa Antimafia di Napoli, coadiuvati da personale del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta e del Compartimento della Polizia Stradale Campania e Molise, stanno completando l’esecuzione di un Provvedimento di sequestro beni e consistenze economiche emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta del Direttore della D.I.A., a carico di un imprenditore del settore del calcestruzzo affiliato al clan dei Casalesi. Il valore del sequestro ammonta a 100 milioni di euro tra società, beni immobili ed autovetture. “L’attività investigativa – è spiegato in una nota stampa della Dia – ha accertato che Letizia, storico imprenditore casertano attivo nel settore del calcestruzzo, era il punto di riferimento del clan dei casalesi, fazione Bidognetti e Iovine, in quanto metteva stabilmente a disposizione della “famiglia camorristica” i propri impianti di produzione del calcestruzzo e le proprie strutture societarie, ottenendo, di contro, dall’organizzazione mafiosa, l’ingresso nel novero delle aziende oligopoliste presenti sul mercato casertano. In particolare l’organizzazione mafiosa, avvalendosi della capacità di assoggettamento e intimidazione derivante dal vincolo associativo, imponeva sui cantieri controllati le forniture di calcestruzzo provenienti dalle loro aziende (in provincia di Caserta a partire dall’anno 2000)”. “L’attività investigativa – continua la nota – ha permesso ai Giudici del Tribunale sammaritano di affermare nell’odierno provvedimento di sequestro, che l’imprenditore Letizia Alfonso è il vero dominus dell’intero omonimo gruppo imprenditoriale. Infatti, egli ha deciso di operare nel settore estrazione inerti, gestione cave e calcestruzzo, ha acquisito i siti ove è avvenuta la materiale attività di estrazione e vendita, ha costituito le società che nel corso degli anni si sono avvicendate nel medesimo ambito imprenditoriale, ha coinvolto i figli nella gestione delle compagini intestando loro quote sociali, ha intrattenuto personalmente i contatti con esponenti del clan casalese e mondragonese funzionali alla più proficua gestione delle proprie imprese, ha posto in essere condotte delittuose per il tramite di talune delle citate compagini”. Beni compresi nel provvedimento di sequestro: “Ditta individuale Letizia Alfonso” con sede in Mondragone (Caserta); “Estrazioni cave Letizia S.a.s. di Letizia Alfonso”, con sede in Mondragone; “Beton Ducale S.r.l.”, con sede in Mondragone; “Siciliano Costruzioni S.r.l.” con sede in Mondragone; “Lavin S.r.l.” con sede in Mondragone; Quota di € 50.000 della “Rolefin Immobiliare S.r.l.” con sede in Mondragone; “Coina S.r.l.” con sede in Mondragone. N. 81 immobili, tra terreni e fabbricati, ubicati: 30 in Mondragone (CE), 22 in Falciano del Massico (CE), 7 in Carinola CE), 19 in Grazzanise (CE), 1 in Santa Maria Capua Vetere (CE) e 2 in Cavezzo (MO).n. 29 auto motoveicoli; numerosi rapporti finanziari.

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