Monteroduni / Castel S. Vincenzo. 12enne non frequentava più la scuola dell’obbligo: denunciati i genitori. Altre 11 persone denunciate per aver trasferito la residenza in un Comune isernino per avere agevolazioni sulle assicurazioni automobilistiche.
Per le troppe assenze a scuola sono stati denunciati i genitori di un ragazzo 12enne, frequentante un istituto scolastico del posto, dai Carabinieri della Stazione di Monteroduni, da tempo impegnati a combattere il fenomeno della dispersione scolastica. Teatro delle indagini predisposte dal Comando Provinciale Carabinieri di Isernia sono stati vari istituti scolastici ubicati nel territorio isernino. Lo studente in questione avrebbe raggiunto scuola solo in rarissime occasioni dall’inizio dell’anno scolastico, per poi assentarsi in maniera costante. Ed i carabinieri hanno voluto vederci chiaro, anche perchè troppo spesso le assenze dei minori sono state legate spesso, in passato, a casi di sfuttamento del lavoro minorile e lavori in nero. Se in un primo momento la cosa é stata snobbata, quando le assenze sono diventate davvero troppe sono entrati in azione i militari dell’Arma, i quali, al termine di una prima fase dell’attività investigativa hanno denunciato i due genitori alla competente Autorità Giudiziaria, per inosservanza dell’obbligo di garantire l’istruzione ai figli minori. Le indagini dei carabinieri proseguiranno anche nei prossimi giorni: gli inquirenti stanno infatti cercando di chiarire le motivazioni che hanno indotto questo giovane studente a non frequentare più la scuola. Al Comune di Castel San Vincenzo, invece, i militari hanno denunciato undici persone di età compresa tra i ventisei e i cinquantasei anni, tutti della provincia di Napoli, per i reati di truffa e falsità ideologica in quanto, per trarne un ingiusto profitto, producendo false documentazioni ottenevano l’iscrizione anagrafica presso il comune di Pizzone al fine di poter beneficiare per i mezzi di loro proprietà, di tariffe relative al pagamento di polizze assicurative, più vantaggiose rispetto agli importi previsti nei luoghi di effettiva residenza. Sono tutt’ora in corso ulteriori indagini poiché già nel recente passato sempre cittadini residenti in altre regioni sono finite indagate per analoghe vicende .