SAN POTITO SANNITICO / BOJANO. Per il Museo del Pesaggio del Matese, Collegio Periti in Agraria e Parco, mostrano interesse?
Affido a Farina presidente del Collegio, a Marra assessore bojaese delegato del parco e all’assessore e presidente del Parco R. Matese, Navarra, di attuare tale proposta
di Giuseppe Pace (Spec. In Ecologia Umana, Università di Padova)
Mi gratifica avere con l’intero territorio del parco naturale del Matese un legame fattivo, non nostalgico nè romantico. Mi preme segnalare che la Proposta di un Museo del Paesaggio del Matese, da me pubblicata sull’Annuario dell’ASMV del 1986, è di notevole attualità per promuovere il Matese con musei centrali a Bojano per il Molise e a Piedimonte Matese per la Campania.
Affido a Farina presidente del Collegio, a Marra assessore bojaese delegato del parco e all’assessore e presidente del Parco R. Matese, Navarra, di attuare tale proposta, chiedendone subito il finanziamento al Ministero dell’Ambiente e alle due Regioni interessate.
Il Museo del Paesaggio del Matese propone di edificare ex novo due musei centrali nelle cittadine di Bojano e Piedimonte Matese e musei periferici a Letino, Pietraroja, Cusano Mutri, ecc. Il Parco naturale dl Matese che comprende ben 53 Comuni del Molise e b(rappresenta oltre 400 iscritti e una popolazione provinciale di più di 900 persone), potrebbero collaborare molto nel trasmettere eventuali osservazioni sulle misure di salvaguardia provvisoria entro il termine dal ricevimento della comunicazione ministeriale.
Il ministero ha invitato per le ossevazioni i seguenti Comuni di Cusano Mutri, San Gregorio Matese, Valle Agricola, Pietraroja, Gallo Matese, Sassinoro, Castello del Matese, Capriati a Volturno, Piedimonte Matese, Cerreto Sannita, San Potito Sannitico, San Lupo, Prata Sannita, Fontegreca, Raviscanina, Pontelandolfo, San Lorenzello, Faicchio, Sant’Angelo d’Alife, Gioia Sannitica, Morcone, Ailano, San Salvatore Telesino, Guardia Sanframondi, San Lorenzo Maggiore, Alife, Casalduni, Ciorlano, Telese Terme, Pratella, Castelpizzuto, Longano, Monteroduni, Roccamandolfi, Guardiaregia, Sant’Agapito, San Massimo, Macchia d’Isernia, Campochiaro, Sepino, San Polo Matese, Pettoranello del Molise, Cantalupo nel Sannio, Bojano, Castelpetroso, Colli a Volturno, San Giuliano del Sannio, Santa Maria del Molise, Montaquila, Fornelli, Pozzilli, Isernia, Venafro.
Tutto ciò ai sensi dell’art. 34 comma 3 L. 394/91, si inoltra la perimetrazione e zonizzazione provvisoria del Parco nazionale del Matese e, per il parere di competenza, le relative misure di salvaguardia redatte da ISPRA. Il Collegio e il Presidente del Parco possono collaborare molto col Comune di Piedimonte Matese, capoluogo del Medio Volturno e Alto Casertano. Secondo non pochi meridionali il sistema socio-economico italiano peggiorerà con l’autonomia differenziata.
Le differenze regionali sulle 23 materie, invece, possono essere un tentativo di competizione dentro e fuori la singola regione. L’autonomia differenziata non potrà mai uniformare né eguagliare differenze ineliminabili per natura e cultura. La mafia tangentizia e fiscale è più elevata al Settentrione di quella grezza e tradizionale meridionale, Ecco perchè ci vorrebbe la Repubblica di Platone! In essa gli intellettuali vanno al governo della res publica per direzionarla a fin di bene e non solo per arricchirsi e fare arricchire gruppi di potere.
Ma che il ceto dei borghesi abbienti si interessi dei poveri anche il Sannio Alifano ne ha avuti di eclatanti come i capi della Banda del Matese che nel 1877 seminarono odio di classe al popolo ingenuo letinese e gallese. Sia Malatesta che Cafiero erano ricchi che parlavano ai poveri dei loro diritti e li incitavano alla ribellione per poi governarli. Il cittadino che attiva la norma di cui all’art. 4 della Costituzione dov’è tracciato il principio del dovere del singolo, tenuto a contribuire, con la propria attività, al progresso materiale e spirituale della società.
Sia Farina che Navarra, conoscono bene il Parco naturale del Matese e hanno già dimostrato di conoscere ed apprezzare le peculiarità del parco. L’istituzione del Parco Nazionale del Matese obbliga il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Direzione Generale Patrimonio Naturalistico e Mare) a scrivere a Regione Campania – Direzione Generale per la Difesa del Suolo e dell’Ecosistema, a Regione Molise– Direzione II Dipartimento e all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)– Dipartimento per il monitoraggio e la tutela dell’ambiente e per la conservazione della biodiversità.
Come noto il Vicario del Ministero, ha previsto che alla legge 6 dicembre 1991, n. 394 “legge quadro sulle aree protette” all’art. 34, comma 1, recante l’istituzione di parchi e aree di reperimento, venisse inserita, tra l’altro, la lettera fbis) relativa al Parco Nazionale del Matese, definendone, nei successivi commi 1117 e 1118, le relative dotazioni finanziarie. Al riguardo, la Direzione generale ha da tempo avviato un percorso istituzionale con il dovuto coinvolgimento partecipativo degli Enti locali territorialmente interessati avvalendosi del supporto tecnico scientifico dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA).
A seguito della complessa ed articolata fase istruttoria, con il supporto del Tavolo istituzionale finalizzato all’istituzione del Parco nazionale del Matese, di concerto con ISPRA, è stata definita la proposta tecnica di perimetrazione e zonizzazione del Parco Nazionale del Matese, con nota prot. 131091 del 24 novembre 2021 si è provveduto a formalizzare sia a codesta Regione Campania che alla Regione Molise. Non essendo pervenuto alcun riscontro, nell’ambito della proficua collaborazione istituzionale e fine di consentire la più ampia partecipazione degli Enti locali interessati, con nota prot. n. 7141 del 21 gennaio 2022, indirizzata sia alla regione Campania che alla Regione Molise, è stata concessa una proroga al 30 marzo 2022 per l’acquisizione dei suddetti pareri tecnici. La regione Molise ha completato l’iter della zonizzazione, la Campania non ancora.
Per tali ritardi si è attivata la nota Associazione protezionistica, Italia Nostra, con un ricorso al Tar del Lazio. A Bojano, Morcone, ecc. si svolgono convegni sul Parco Nazionale del Matese e qualcosa si muove anche a Baranello. In questo comune autorità religiose della chiesa di San Michele Arcangelo e civili, neoSindaco, sembrano sensibili alle radici storiche del glorioso Sannio e si stanno attivando per presentare un mio libro che tratta anche di Regione Sannio da istituire allargando il Molise al territorio vasto del beneventano e Sannio Alifano per circa 750 mila residenti con radici storiche dei Sanniti per i quali si chiede pure una galleria ferroviaria che permetta in tempi rapidi con percorso breve di valicare il Matese tra Guardiaregia a Cusano Mutri e Gioja S.. Nel Parco Naturale Nazionale del Matese non deve prevalere la mummificazione del territorio come una gabbia burocratica che accresca quella già esistente nell’inerzia generale di non pochi politici, ma l’innovazione, il fare e non solo conservare la miseria come parafrasava Ignazio Silone.