PIEDIMONTE MATESE / ALIFE / BOJANO. Più di 57 gare d’appalto per tanti soldi pubblici che fanno gola anche al sistema tangentizio.

“Il territorio del Sannio Alifano è abitato da gente onesta e laboriosa, ma accanto filtrano anche persone e personaggi dediti al malaffare e potrebbero corrompere chi tenta di “resistere” al sistema tangentizio”.

di Giuseppe Pace (Già Seg. del Centro Studi Meridionale e Socio onorario del Club “Ragno” di Bojano)

Fa piacere, ovviamente, sapere che la nativa Provincia di Caserta, si prodiga per assicurare più dignitose sedi scolastiche nelle scuole, del Sannio Alifano in particolare. Come diceva G. Andreotti: ”pensare male non è bene, ma spesso si indovina” sorge spontanea una riserva che tanti soldi possano fare gola a qualcuno, malintenzionato a “rubare” non al privato, ma al Pubblico. In Provincia di Caserta poi tale brutta abitudine pare essere ancora diffusa? Non parliamo di altrove, ancora oggi la Corte dei Conti registra 60 miliardi di euro di corruzione nella Pubblica Amministrazione e il sistema oliatissimo degli appalti pubblici è una ghiotta opportunità per i disonesti, i corrotti e i corruttori. Nemmeno la Germania si salva per la corruzione degli appalti pubblici, anzi pare più alta. Tra i pubblici fondi erogati al Sannio Alifano, post-sisma già erogati e quelli in essere ed erogabili a breve, sembra che un fiume di soldi sia passato per Piedimonte Matese sia pure tra tanti rivoli di natura “carsica”? Il nuovo Sindaco di Piedimonte Matese inaugura una stagione politica di discontinuità con il “nefasto” passato politico, la Giunta che presiede non sempre si mostra all’altezza della situazione delicata e nuova in un ambiente sociale non facile. Lo stesso Assessore delegato a presentare il mio saggio Piedimonte M. tra Campania e Sannio”, in agosto 2017, ebbe l’ardire di non portare alcuno all’incontro, mancando verso il nostro Sindaco e l’autore di un minimo di cortesia reale e non formale. Forse pensava che portassi io una cinquantina di persone, da Padova? Una mezza dozzina di persone le invitai e vennero gentilmente tra cui il Direttore del mass media “Caserta 24 ore…”, due medici del Sannio Alifano, ecc.. I monti del Matese, sia campano che molisano, sono ricchi di fenomeni carsici che fanno scomparire l’acqua per poi riappare lontano. Analogamente si potrebbe ipotizzare che il fiume di denaro stanziato sia nel recente passato per chiese e scuole nonché cimitero piedimontese come anche per la messa in sicurezza della scuola media superiore dedicata a Giovanni Caso, come per la demolizione dell’Istituto professionale, anche per la moda, d’Alife. Ad Alife c’è stato di recente un problema di passivo di bilancio comunale di ben 10 milioni di euro, mentre a Bojano, nell’altro versante matesino il bucone è di circa tre volte superiore. Ma vediamo in dettaglio il nuovo immissario di denaro pubblico immesso nel territorio del Sannio Alifano. 1 milione e 292 mila euro per la demolizione dell’IPIA di Alife, 2 milioni e 651mila euro per il restauro conservativo dell’Istituto Agrario di Piedimonte Matese, messa in sicurezza dell’ISISS “Caso”, sempre a Piedimonte come del Liceo Scientifico “da Vinci” e dell’ISISS “Marconi” a Vairano Scalo. Gli incontri tra i rappresentanti pro tempore delle Istituzioni del passato e del presente non sono mai mancati. Vediamone il presente: ”Incontri preparatori del Piano di Dimensionamento” scolastico tra Ente Provincia di Caserta ed amministratori locali, Dirigenti Scolastici ed Organizzazioni Sindacali; al termine appare soddisfatto il Presidente della Provincia, che chiarisce: “Intendiamo presentare, anche quest’anno, alla Regione un “Piano di Dimensionamento della rete scolastica provinciale”, per quanto possibile, più condiviso con i Sindaci, i Dirigenti scolastici ed i Sindacati, con nuovi indirizzi formativi, più rispondenti ed omogenei ai bisogni, alla vocazione dell’economia del territorio provinciale, in modo da non sguarnire l’offerta formativa e salvaguardando, nel contempo, il mantenimento degli attuali livelli occupazionali del personale degli Istituti scolastici. Occorre, quindi, una visione d’insieme, che non penalizzi nessuno e che generi, in pari tempo, presidi scolastici a tutela della legalità e della cultura”. Il summit, coadiuvato dai Consiglieri Provinciali delegati all’edilizia scolastica,conclusa una prima fase per la predisposizione del Piano e di programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2019/2020, nel corso della quale ci si è confrontati sulle proposte, i suggerimenti: ora spazio, invece, alla valutazione vera e propria dell’Ente provincia delle varie richieste in cantiere. Ma c’é tempo fino al prossimo 15 Settembre, poi l’invio alla Regione Campania entro il successivo 5 ottobre per l’approvazione definitiva.“Grazie ad una volontà politica determinata, sensibile alla problematica della sicurezza scolastica, in questi ultimi mesi, le richieste avanzate, da parte degli Istituti, di innumerevoli interventi tecnici, ove possibile, sono state accolte, con la collaborazione e disponibilità dei dirigenti e del personale dell’Ente che, in prima persona, si sono assunti responsabilità immense. In tal modo, tutti gli Istituti della provincia sono stati dotati di certificazioni di messa in sicurezza a terra, sono stati svolti numerosi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Un vanto di questa amministrazione è sicuramente la riapertura, in tempi eccezionalmente brevi, dell’Istituto “Buonarroti” di Caserta, tenuto conto delle particolari problematiche tecniche dell’edificio. Per far fronte a tutte queste problematiche, davvero di emergenza, sono stati utilizzati ulteriori fondi, oltre a quelli già previsti, sono state avviate circa 100 gare, ferme da più di quattro anni, si è garantita l’erogazione del calore sia in orario scolastico che serale per tutti gli Istituti del territorio”.Per quanto riguarda i lavori, quest’anno sono state affidate ben 26 gare d’appalto per la sistemazione di impianti antincendio al fine dell’ottenimento del CPI (Certificato Prevenzione Incendio), oltre ad ulteriori 45 gare per manutenzione straordinaria negli Istituti, tipo la impermeabilizzazione delle coperture degli edifici e gli impianti igienici: 11 interventi tecnici ed altri 20 in fase di progettazione. E stato trasmesso al MIT il monitoraggio delle strutture scolastiche più critiche relativo a 32 Istituti della Provincia di Terra di Lavoro, che prevedono un costo di adeguamento per la sicurezza sismica di 106milioni di euro. Ancora, grazie al finanziamento sempre del MIUR, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, sono in corso lavori di demolizione parziale e ricostruzioni nei seguenti Istituti: – IPIA “Manfredi Bosco”di Alife, Istituto non più autonomo ed ora ora annesso all’IIS “De Franchis”di Piedimonte Matese, per un importo di 1 milione e 292 mila euro:– –ITAS “Coppola” di Piedimonte Matese, ora annesso all’ISISS “Caso”, con lavori di restauro conservativo per 2 milioni e 651mila euro; –IPIA di Sessa Aurunca, per un importo di 694mila euro; –IPSART “ Drengot” di Aversa, dove sono previsti lavori di nuova costruzione per 1 milione e mezzo di euro. Per altri 15 Istituti di istruzione superiore sono cantierati interventi di messa in sicurezza e riqualificazione per ben 59milioni di euro (Fondi FERS), ed in particolare: a Piedimonte Matese l’I.S.I.S.S. “G. Caso”; alla frazione Scalo di Variano Patenora lo Scientifico “L. da Vinci” e l’I.S.I.S.S. “Marconi”; a Capua il Liceo Statale “Pizzi”; ad Aversa il Liceo Classico ”Cirillo”, l’ITET “Gallo”, il Liceo Scientifico “Fermi”, l’ISIS “A. Volta”, l’ITS “Andreozzi”; a Caserta il Liceo Statale “Manzoni”, il Liceo Artistico Statale “San Leucio”, il Liceo Classico “P. Giannone”; a Maddaloni il Liceo Statale “Don Gnocchi”, lo Scientifico “Cortese”; per Mondragone il Liceo Scientifico “Galilei”. L’operazione “Assopigliatutto” è ancora in essere, ma il coraggio della Magistratura casertana non può essere solo eroico se anche il cittadino non collabora sempre ed ovunque. Il grado di disaffezione alla politica e al governo della res pubblica è ancora alto nel casertano. In questo territorio all’inefficienze dello Stato risponde spesso la camorra con le sue mille facce, i suoi tentacoli e la sua organizzazione criminosa, che può vantare di decine e decine di ditte edili che concorrono agli appalti sia pure ben camuffate da prestanomi. A Letino, ad esempio, un “faraonico” parcheggio pubblico di piazzetta San Giovanni è ancora cattedrale nel deserto nonostante non pochi soldi pubblici siano giunti per iniziarlo e poi per completarlo, mentre a Piedimonte Matese alcune chiese sono state poste in priorità rispetto alle scuole pubbliche. Se a Letino si procedeva come a Limatola bastavano molto meno soldi pubblici per progettare e realizzare il parcheggio, da me accennato e criticato nel saggio ”Letino tra mito, storia e ricordi”, con forte risentimento-alla presentazione del 14 agosto 2009- dell’allora Sindaco e Geometra. Chissà perché il Sindaco che lo ha seguito non lo ha ancora completato quel parcheggio”faraonico” e il nuovo Sindaco lo completerà? “Matese N. I.”, pubblica che:”Un’are di circa 1500 metri quadrati nel centro urbano di Limatola pronta ad ospitare un parcheggio pubblico: arriva il disco verde della giunta presieduta dal sindaco, Domenico Parisi, al progetto preliminare. Dopo attenta valutazione, difatti, superato dunque l’ultimo ostacolo ad un’opera pubblica, che costerà all’incirca 44mila euro, e che consentirà alla comunità locale di avere un’area pubblica di sosta, resa necessaria per facilitare il transito soprattutto nei periodi delle manifestazioni pubbliche come “Cadeaux al castello”. Quanti sono i lavori, realmente utili, programmati e realizzati dalla locale Comunità Montana come parcheggi a Capriati al Volturno, strade a Ciorlano, ecc.? La tassazione in Italia non è bassa e i soldi vanno spesi con parsimonia fossero anche soldi pubblici, non come ad Alife con un passivo di bilancio comunale stratosferico reso pubblico dall’ex Sindaco S. Cirioli, che ha perso, per questo, l’elezioni. Attualmente, Alife è guidata da un primo cittadino donna, che pare abbia capacità di collaborare anche con le opposizioni come mi accennava il padre del mio ex studente Pietro Zazzarino d’Alife al quale ho dato in omaggio il mio libro:”Piedimonte M. e Letino” tra Campania e Sannio”, che spero l’Amministrazione nuova voglia presentare al pubblico lettore alifano e non. Intanto, Matese News Informazione fa sapere che ”Un documento a costo “zero” in quanto redatto dagli uffici stessi dell’Ente e non certo delegato a professionalità esterne con costi esorbitanti, come fatto dal Consorzio di Bonifica alla cifra di 24 mila euro”. Il territorio del Sannio Alifano è abitato da gente onesta e laboriosa, ma accanto filtrano anche persone e personaggi dediti al malaffare e potrebbero corrompere chi tenta di “resistere” al sistema tangentizio, che è una piaga morale nel nostro Paese guidato da una democrazia rappresentativa e parlamentare del 2018 d. C.. I buchi di Bilancio Comunale a Bojano come ad Alife attendono sentenze emblematiche affinchè i cittadini riacquistino fiducia nelle Istituzioni locali, viceversa, se a pagare è “pantalone”tutto resta com’è ora cioè con bassa affluenza alle urne e sfiducia in che ha la responsabilità di governare ed amministrare la res pubblica.

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