PIEDIMONTE MATESE. Amazon pubblica il libro “Canale di Pace. Evoluzione del cittadino per uno stato globale, federato e liberale” del nostro collaboratore, Prof. Giuseppe Pace.

Dal castello di Letino al fiume Lete, al nobile Gaetani “mio compagno di classe delle medie superiori 1966/68”

Prima di Natale 2021 è stato pubblicato il libro “Canale di Pace…” di Giuseppe Pace, nostro collaboratore, che ha pubblicato già 14 libri e oltre 930 articoli in Italia ed estero. Giuseppe Pace è scrittore, naturalista e insegnante in Italia ed estero con spiccate capacità di “lasciare il segno”, testimoniate pure dal diploma di Eccellenza di Servizio. Ha pubblicato molti articoli e vari saggi: con leolibri.it (Ecologia Umana e Sviluppo Ambientale; A Dubai la scoperta del futuro; La Germania tra Cultura e Natura; La Cina e i cinesi in Italia; L’India dalla dinamica del capitalismo all’etica dell’induismo;Sguardo sull’Africa orientale; Daci e Romeni; Sguardo su Deva; Vampiri e Romania; Benessere e salute), con Energie Culturali Contemporanee Editrice (Letino tra mito, storia e ricordi; Piedimonte M. tra Campania e Sannio) e con Sapere Edizioni “Italia e Romania. Analogie Regionali e di Ecologia Umana”. La presentazione del saggio è dell’Avv. Ranieri Gaetani, uno dei discendenti del Papa Bonifacio VIII, che Dante Alighieri rivide, purtroppo, all’Inferno.

L’Autore ha pubblicato il saggio Canale di Pace…con Amazon che lo vende in formato cartaceo e digitale e lo spedisce rapidamente a casa, com’è nel suo stile rapido. Basta cliccare: Giuseppe Pace: Amazon-libri.it e i potenziali clienti di Amazon possono acquistare il saggio perché viene venduto anche per i lettori degli Stati Uniti d’America, Canada, Argentina, Italia, Germania, Romania, Egitto, Tunisia, Kenya, ecc. Ci fa piacere presentare il suo saggio, di 288 pag. e con molte fotografie a colori di castelli ed altro dell’Europa, compresa l’America del Nord e del Sud, dell’Africa (Egitto, Kenya,Tanzania, Tunisia, parte di Istanbul), della Romania e dell’Asia. Canale di Pace…, è un saggio ambientale, che si tinge di note autobiografiche mentre evidenzia l’evoluzione culturale del cittadino. L’Autore conduce il lettore nell’Ambiente locale e globale con le recenti paure causate dalla pandemia. Lo studio è d’Ecologia Umana: rappresenta in un triangolo l’ambiente sociale e in un piano cartesiano quello economico. Auspica un solo stato globale, federato e liberale, senza nuove guerre mondiali e con notevole risparmio di spese militari, che documenta. Nei borghi dei castelli indica la nascita del cittadino, delle arti liberali, ad iniziare dal castello di Letino, che si affaccia sul Canale di Pace, toponimo della casa di campagna dei nonni di cui ravviva i ricordi da 4 a 14 anni. Nelle acque del fiume Lete rispecchia i miti dell’età dell’oro di Esiodo, Virgilio, Dante e H. Weinrich. Sostiene che tra scienza e creatività c’è relazione e che con il primato della cultura sulla natura, l’Homo sapiens, possa chiarire l’intelligenza artificiale, la consapevolezza di chi siamo nell’universo e la memoria ancestrale nell’acqua: in primis del fiume Lete. Leggiamo, un po’ cosa scrive il nobile Gaetani nel presentare l’utile e prestigioso libro:” Con l’Autore siamo stati compagni di classe e quando mi ha chiesto la presentazione di questo saggio ambientale, sono rimasto piacevolmente sorpreso. Dopo 53 anni non ho ancora rivisto Giuseppe Pace, il mio compagno di classe delle medie superiori 1966/68, ma digitalmente l’ho spesso letto, ristabilendo un meno sbiadito ricordo. Sembra un ricordare quasi analogo a quello che Giuseppe rincorre nel presente saggio ambientale, con barlumi autobiografici: “Canale di Pace”. La sua richiesta di presentazione del saggio ambientale era motivata anche dalla mia discendenza storica accertata dal XIII sec. con il mio avo, papa Bonifacio VIII, ma più incerta da 4 secoli prima. La ripercorro sinteticamente non tanto per vana gloria, piuttosto per far contento, spero, l’Autore che vede il mio casato non come un totem sacrale, ma in sintonia con la storia e il mito che ricorre in questo lavoro, che tratta di ambiente locale e globale con maestria.

Dall’inizio della sua evoluzione l’Homo sapiens si è posto il problema del governo della res publica, delle radici dell’esistenza, della fine della vita e del senso della vita. Il problema di governare bene la res publica lo deve ancora risolvere, sebbene abbia sperimentato le monarchie, le repubbliche, l’impero, le signorie e le attuali democrazie. In questo lavoro ho usato il mio linguaggio che vorrei che riflettesse quanto F. S. Shinn, scrisse: ”Il potere della parola”. L’autrice, scrive l’editore, usa la forza del linguaggio per rivoluzionare la tua vita e descrive principi di saggezza, regole di comportamento, parole di potere in grado di trasformare la nostra esistenza, grigia e spenta, appiattita nell’abitudine e rattristata dallo smarrimento e dall’incertezza, in un’esaltante esperienza…Accedere a un livello di energia superiore, per attingere alle tue risorse interiori. Trasformare il tuo dialogo interiore in uno strumento di successo. Acquisire la padronanza dei tuoi poteri interiori le parole che usi hanno la capacità di intervenire nel tuo DNA, modellando il carattere e la tua percezione della realtà. L’autrice nacque nel 1871 nel New Jersey, è tra gli esponenti più importanti della corrente del Nuovo Pensiero e le sue opere,  come “Il Gioco della Vita”, hanno influenzato studiosi come Louise Hay, che ne ha più volte citato l’opera come punto di partenza del proprio pensiero. Ella scrive che: “L’’uomo non sapeva che pensieri e parole fossero una sorta di dinamite, da trattare con cura, saggezza e intelligenza.” Non so bene se i miei pensieri e parole, abbiano tanto effetto sui miei lettori, né se ho un linguaggio buono o meno. Direi che dall’ambiente magico infantile, l’Homo sapiens, da 36 millenni almeno, trae non poco dei suoi miti del passato, da quelli egiziani, assiro, babilonesi, indiani, cinesi, greco-romani, incas, atzechi. L’uomo vi trae anche ispirazione per la ricerca scientifica e le conseguenti scoperte utili.  Egli non si allontana così dalla Natura, come certa moda culturale sembra seguire, ma ne penetra di più i misteri come la stessa consapevolezza o coscienza, che alcuni cercano nei quanti d’energia ed altri nella materia cerebrale o nel mito della memoria ancestrale dell’acqua ad esempio, come quella del fiume Lete, che mi ricorda l’infanzia magica insieme al più piccolo Sava del Canale di Pace! In questo lavoro ho applicato il linguaggio anche della matematica per dire che se l’Ambiente (A) è un insieme di Natura (N) e Cultura (C) cioè A= N + C, C=A-N. Dunque tra cultura è natura non c’è dipendenza. Questa si che è una scoperta perchè ribadisce il primato della cultura e della matematica, che non è affatto un’opinione di parte. Dedico questo saggio a mia nipote, Gaia, di 7,6 anni, che già parla 4 lingue e vive all’estero con i genitori. Sui nipoti più che sui figli, i nonni si proiettano nel futuro. Essere nonni è più facile che essere genitori e i discendenti e gli ascendenti sono parte della tua anima e della memoria della nostra specie nel futuro dell’universo che è “finito, illimitato e curvilineo”, secondo il sapere della Fisica. Il citato carattere finito dell’universo stupisce quanti lo pensavano o lo pensano ancora solo infinito, mentre ne conosciamo la composizione, ecc. Esso è composto di materia e ne conosciamo parte considerevole dei componenti atomici e subatomici compresi i fotoni e l’energia, che con la materia si scambia secondo la nota equazione della teoria della relatività. Il libro del nostro collaboratore scardina molti luoghi comuni del pensiero, molte idee ripetute ma lontane dall’ambiente reale e dai codici dell’anima. Pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo (Canale di Pace, Transumanza, Castelli, Sudditi, Cittadini, Stato globale futuro) il libro ci avvicina al nostro Sé profondo, ci sentiamo più cittadini dell’Universo e più liberi, di prima della lettura, perché con più responsablità di specie e individuale.

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