PIEDIMONTE MATESE. Arriva Pezone, o meglio, ritorna: il segretario generale che è stato in sede un decennio fa’ torna in sella all’ente montano matesino.

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Tra le prime cose che dovrà risolvere il professionista irpino saranno la riorganizzazione del personale interno, che vedrà l’inevitabile sfoltimento, vuoi per un prepensionamento annunciato, vuoi per una mobilità necessaria.

Un altro segretario generale che getta la spugna: anche Laonigno, pugliese, in particolare barese, di nascita, e campano di adozione, lascia l’ente dopo pochi mesi di gestione. Ancora priam di lui si erano avvicendati, in poco più di cinque anni, i vari Ciorlano, quindi Michele Grauso, professionista di Alife, Rita Riccio da Pietravairano, che aveva in gestione anche il Comune di Piedimonte Matese, così come Sandro Riccio da Caiazzo, passando per il matesino Antonio Merola, e per finire Laonigro appunto, prima dell’approdo, l’altra mattina, di Gennaro Pezone, o meglio, il riapprodo, giacchè l’irpino Pezone, originario di Cervinara, in provincia di Avellino, era stato all’ente almeno un decennio fa, prima di esperienze in altri enti comunali. Tra le prime cose che dovrà risolvere il professionista irpino saranno la riorganizzazione del personale interno, che vedrà l’inevitabile sfoltimento, vuoi per un prepensionamento annunciato, vuoi per una mobilità necessaria. Alcuni dipendenti, difatti, hanno già iniziato, e concluso, un corso di aggiornamento per poter prestare servizio presso gli uffici del Giudice di Pace a Piedimonte Matese. Ma è l’operazione pensionamento quella che porterà stravolgimenti nella gestione interna dell’ente: dei 42 dipendenti attuali della funzione pubblica, difatti, ben 18 lasceranno il lavoro nel prossimo anno e mezzo, tra questi ben 6 nei prossimi mesi. La questione è di non poco conto, se si tiene conto che tra essi ci sono tutte figure apicali, che hanno avuto ruoli di responsabilità nella conduzione della Comunità Montana matesina.

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