PIEDIMONTE MATESE. Consorzio di Bonifica, il TAR Campania dichiara non ammissibile il ricorso presentato dal Sannio Alifano contro la Regione Campania: secondo la Corte ha omesso di verificare “interpretazioni alternative”.
A tale scopo era stato previsto in bilancio pure uno stanziamento, di circa 800mila euro fino al 2012, con un vincolo di destinazioni per i tre anni successivi ma da fissare anno per anno, quindi volta pe volta.
Il Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, con sede in Piedimontre Matese, aveva attivato un procedimento legale nei confronti della Regione Campania riguardo al trasferimento di personale del soppresso ente consortile della valle telesina, soppressione avvenuta circa 10 anni fa. Nella richiesta inoltata alla Corte Costituzionale da parte del Tribunale amministratico regionale campano alcuni atti di diffida e messa in mora riguardo proprio ai lavoratori del versante beneventano. Il Tar già si era pronunciato in tal senso ma aveva passato la questione giurisdizionale alla Corte per la verifica della legittimità costituzionale riguardo ad una legge regionale, la numero 11 del 2012 che tratta del riordino dei Consorzio. Secondo la Corte, il Tar ha omesso di verificare la praticabilità di una interpretazione alternativa. La norma sarebbe in contrasto, in particolare, con gli articoli 3, di uguaglianza, e 97, di buon andametno della pubblica amministrazione, dei dettami della nostra Carta Costituzionale, giacchè limitano il trasferimento nell’organico del Sannio Alifano di 15 dipendenti ex Consorzio Valle Telesina, oltre a creare una serie di criticità anche in tema di costi previdenziali. A tale scopo era stato previsto in bilancio pure uno stanziamento, di circa 800mila euro fino al 2012, con un vincolo di destinazioni per i tre anni successivi ma da fissare anno per anno, quindi volta pe volta.