PIEDIMONTE MATESE. Ferita da colpi d’arma da fuoco incolpa falsamente stanieri per depistare le indagini e salvare il convivente a cui era partito accidentalemente un colpo di fucile.

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Denunciati dai carabinieri una coppia di conviventi per simulazione di reato e lesioni personali. La 67enne pensionata è originaria di Piedimonte Matese ma da anni residente a San Lorenzello: convive con un 82enne del posto (nella foto, il fucile sequestrato).

Nella tarda serata di ieri si è presentata presso il presidio sanitario di primo soccorso di Cerreto Sannita una 67enne, pensionata, originaria di Piedimonte Matese ma da anni residente a San Lorenzello con ferite da colpi d’arma da fuoco agli arti inferiori. I sanitari subito hanno allertato i carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita, i quali sono intervenuti sul posto raccogliendo le prime dichiarazioni fornite dalla vittima che denunciava di essere stata ferita da colpi d’arma da fuoco da parte di due soggetti, con accento est europeo, mentre si trovava con il cane nel cortile della propria abitazione di San Lorenzello. La vittima inoltre precisava che i responsabili del ferimento subito dopo si dileguavano a piedi per le campagne limitrofe. I militari della Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cerreto Sannita per niente convinti della versione fornita, si sono recati nell’abitazione della donna. Qui hanno trovato il convivente, uno 82enne, pensionato, particolarmente agitato ed hanno rinvenuto dopo ricerche un fucile da caccia cal. 12, dall’uomo regolarmente detenuto, con evidente tracce di residui da sparo. In seguito al sopralluogo tecnico, grazie anche all’ausilio di strumenti tecnico scientifici, si sono evidenziate la presenza di tracce di sangue sul pavimento che erano stato accuratamente pulite dall’uomo. Messo alle strette l’uomo, che stava tentando in tutti i modi di sottrarsi alle proprie responsabilità quale autore del ferimento della compagna, ha confessato ai militari che a seguito di un incauto maneggio dell’ arma era partito un colpo di fucile che aveva ferito alle gambe la donna. A quel punto la messa in scena della convivente per sviare le indagini e la simulazione del reato attribuendo falsamente la responsabilità a stranieri sconosciuti. I militari nel corso dell’attento sopralluogo hanno rinvenuto alcuni strofinacci utilizzati dall’uomo per pulire le tracce di sangue e che lo stesso aveva occultato insieme all’immondizia in un raccoglitore all’esterno dell’abitazione. Allo stesso è stato sequestrato il fucile da caccia e 107 cartucce di cui alcune a pallettoni. Dopo le formalità l’uomo è stato deferito in stato di libertà per lesioni personali colpose ed esplosioni pericolose, mentre la donna, per la quale si è reso necessario il ricovero presso l’ospedale di S’Agata dei Goti in osservazione, è stata segnalata per simulazione di reato.

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