PIEDIMONTE MATESE. La sezione Cai matesina sulla vetta del Monviso: impresa storica per il team nostrano.
Filippo Francomacaro, del Cai di Piedimonte Matese, ha per primo abbracciato la vetta, precedendo Claudio Incampo, sempre della sezione matesina e Umberto De Luca del Cai di Benevento. Quindi gli altri, con Pierpaolo Tamasi del Cai matesino ed Alessandra Borzi del Cai di Palestrina.
Per il secondo anno consecutivo il Cai di Piedimonte Matese torna sul Monviso per celebrare il 150° di un’ascensione. Mentre lo scorso anno si ricordava l’impresa del fondatore Quintino Sella, quest’anno gli organizzatori hanno inteso sottolinerare la prima donna sulla vetta: Alessandra Boarrelli. Tutto “in rosa”, dunque, il tema delle imprese dei cinque scalatori che, dopo lunga preparazione, non hanno voluto lasciare nulla la caso con il Re di Pietra. Dalle sorgenti del Po’, a quota 2020 m, hanno raggiunto, il 27 luglio, il rifugio Sella a quota 2640 m, dove sono rimasti tre giorni per acclimatarsi ed aspettare condizioni meteo favorevoli. Il giorno dopo hanno iniziato la salita in cima al Viso mozzo, posto a quota 3019 m, ed il 29 hanno raggiunto Colle delle Sagnette priam del rientro al Sella. La sera il meeting con Hervè Tranchero, che gestisce le guide del Monviso e storico gestore del rifugio: prima della partenza, dice Hervè, il cielo deve essere limpido ed il Viso deve vedersi tutto. Solo in questo caso potete salire senza timori di improvvise grandinate, nevicate o nebbie che possano ostacolarvi. Il 30 luglio di buon mattino gli scalatori hanno iniziato la scalata. Dal passo delle Sagnette, attraverso il Vallone delle Forcioline ed il ghiacciaio basale hanno raggiunto il bivacco Andreotti, a quota 3225 m. Altri cento metri di dislivello lungo il ghiacciaio Sella ed hanno conquistato l’attacco della parete sud. 500 metri di arrampicata tra continue slavine e qualche scarica di massi innescata da un sole caldissimo che ha sciolto la neve ed il ghiaccio del giorno precedente ed alle 11.30, Filippo Francomacaro, del Cai di Piedimonte Matese, ha per primo abbracciato la croce di vetta. Poco dopo è toccato a Claudio Incampo, sempre della sezione matesina e Umberto De Luca del Cai di Benevento. Ad un centinaio di metri più giù è stata costretta, per la rottura di un rampone, a fermarsi l’altra cordata con Pierpaolo Tamasi del Cai di Piedimonte ed Alessandra Borzi del Cai di Palestrina. Proprio a quest’ultima è stata dedicata la vittoria (era da poco scomparsa la nonna Maria).