PIEDIMONTE MATESE. Piedimonte città dello sport, un futuro possibile: assemblea pubblica dedicata al PUC con l’intervento di Melania Zappa, coordinatrice Fratelli d’Italia.

“…una visione di Piedimonte del 2030 come “Città dello Sport”. L’idea nasce dalla coniugazione della vocazione naturale e ambientale attribuitaci dal PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale)”.

Ecco la sintesi dell’intervento della Coordinatrice Cittadina di Fratelli d’Italia, Melania Zappa, alla seconda assemblea pubblica dedicata al PUC.
– Dopo aver fatto emergere i dubbi relativi ad alcune incongruenze non riscontrabili negli elaborati presentati e derivanti dall’assenza di un’analisi approfondita che consentisse di evidenziare opportunità e criticità utili a poter definire le linee guida per l’elaborazione del Piano, siamo riusciti ad avanzare una proposta concreta inglobando i diversi settori che identificano la nostra Città.
– Il punto di partenza (e di approdo) è la proposta di una visione di Piedimonte del 2030 come “Città dello Sport”. L’idea nasce dalla coniugazione della vocazione naturale e ambientale attribuitaci dal PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), e dalla presenza di numerosi cittadini che si sono distinti nelle varie tipologie di sport, con risultati assolutamente eccezionali.
– Su questa base, gli interventi immaginati sono: potenziamento e creazione di strutture adibite allo sport, valutando inoltre un’implementazione del verde pubblico attraverso la creazione di aree ludiche e di vere e proprie palestre all’aperto per l’allenamento a corpo libero; a detti interventi dovranno fare da perno: il potenziamento infrastrutturale degli assi di collegamento, il miglioramento della viabilità e della sosta.
– L’obiettivo ultimo è pensare di divenire luogo di riferimento per il comprensorio e per la regione, in cui gruppi sportivi, anche ai livelli più alti possano organizzare qui i loro allenamenti o i loro ritiri, sfruttando il ruolo forte e centrale del Parco del Matese, che fungerebbe da reale differenza.
– Nella proposta non mancano indicazioni circa la necessità di creare una sinergia con i comuni circostanti, che per le loro caratteristiche geografiche, diversamente da Piedimonte, potrebbero sviluppare le loro aree produttive con l’insediamento di attività volte alla produzione di materiale sportivo (ad esempio accessori per lo sport), mantenendo però a Piedimonte i relativi uffici commerciali e di vendita al pubblico.
– Sulla base dell’idea di “Piedimonte Città dello Sport” immaginiamo insediamenti nel centro storico che riguardino ad esempio scuole di ricerca per le scienze motorie o quelle legate allo studio dell’alimentazione e della nutrizione creando ovviamente una sinergia con l’istituto alberghiero, ma anche la realizzazione di ambienti del benessere, riutilizzando quel patrimonio artistico e architettonico lasciato al degrado e sotto ormai il massiccio effetto dello spopolamento.
– Tutto questo, però, senza escludere la promozione dei vari prodotti di eccellenza agro-alimentari, artistici, artigianali e manifatturieri della zona, anzi, pensando nello specifico alla creazione di un brand forte che consenta di comunicare le nostre ricchezze promuovendole al meglio e sfruttando il flusso generato dallo sport.
– Ricordiamo, inoltre, la presenza di un ospedale e di una clinica che, su questa scia, oltre a poter divenire centri di eccellenza per le patologie ivi connesse, potrebbero divenire anche centri di ricerca per la formazione delle professioni sanitarie legate al mondo dello sport.
L’incontro si è concluso con l’apprezzamento positivo della nostra proposta da parte degli organi incaricati all’elaborazione del Piano e ci auguriamo di aver dato un contributo vero allo sviluppo futuro della nostra Città. Nonostante gli spot dell’amministrazione, nonostante le carenze evidenziate nel preliminare del PUC, dimostriamo, ancora una volta, di essere attenti e vigili, e di essere opposizione seria, propositiva e costruttiva e non soltanto della protesta.

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