PIEDIMONTE MATESE / PIGNATARO MAGGIORE / CAIAZZO / CASERTA. Forza Italia e Magliocca pronti a “riprendersi” l’Ente Provincia: tutto lo stato maggiore del partito azzurro alla presentazione dei candidati.

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Rapporto diretto con il territorio la chiave che potrebbe far vincere le elezioni – come sottolineato dallo stesso Zinzi.

“Caserta riparte” è lo slogan che è stato scelto dal centro destra a testimoniare la voglia di riscatto di una classe politica e di un territorio, con uno sguardo interessato, perchè no, alle politiche del prossimo anno. Tutto lo stato maggiore del partito azzurro a raccolta per presentare al meglio il candidato alla Presidenza della Provincia, Giorgio Magliocca, fortemente voluto proprio dal coordinatore provinciale Gianpiero Zinzi e dal senatore Carlo Sarro, già sindaco di Piedimonte Matese, oltre che dal vice coordinatore regionale, Massimo Grimaldi, in luogo dell’uscente Silvio Lavornia, attuale sindaco di Dragoni, presidente facente funzioni uscente che ha governato “Terra di Lavoro” per qualche mesetto in sostituzione del primo cittadino di Alvignano, Angelo Di Costanzo, nel frattempo agli arresti  per inchieste giudiziarie. A portare acqua al mulino di Magliocca, e voti pesanti, anche l’ex sindaco di Caiazzo, Stefano Giaquinto, assessore uscente e ricandidato. “Essendo elezioni di secondo livello – l’esordio del consigliere regionale Massimo Grimaldi – sappiamo bene che la strada è in salita, perché negli ultimi due anni le amministrative sono state quasi tutte vinte dal centrosinistra. Per non parlare poi della transumanza di chi, storicamente vicino a noi, ha tradito per salire sul carro del notabilato locale”. Forse il riferimento al sindaco di Cellole, Angelo Barretta, per anni al fianco di Caldoro e lo stesso Grimaldi e poi candidato con l’avversario Carlo Marino del Pd, candidato alla presidenza per il centro sinistra (forse otterrà la vice presidenza del consiglio provinciale). Per la vittoria si è puntato quindi su una novità, quel rampollo della politica agro calena, il giovane sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, che ha raccontato di aver contattato oltre settecento candidati, tra sindaci e consiglieri. Quel Magliocca che fu costretto a subire ben 11 mesi di ingiusta detenzione, accuse infamanti dalle quali è stato assolto con formula piena lasciano segni indelebili, oltre ad un profondo desiderio di rimettersi in gioco.

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