PIEDIMONTE MATESE. Questione ospedale e chiusura del punto nascite, il sindaco Di Lorenzo determinato: “La nostra comunità non può perdere una struttura strategica”.
“Da Sindaco pro tempore della Città di Piedimonte comune Capofila in pectore mi viene da gridare: ..Presidente Stefano Graziano, Alfonso Piscitelli, Gennaro Oliviero, Valeria Ciarambico: grazie del vostro lavoro. Il Matese confida in tutti voi! Il nostro Ospedale salva vite ogni giorno!! Non mortificateci”.
Chiaro il sindaco di Piedimonte Matese, Luigi Di Lorenzo: “Insieme al consigliere Provinciale Gianluigi Santillo, proficua partecipazione e mio intervento ” incazzato” all’Audizione in Commissione Sanità presieduta dall’on Stefano Graziano. Ho gettato il cuore al di là del “credo” e da amministratore civico e tecnico per professione ho raccontato la mia visione e tutte le criticità rinvenute nella stesura erronea delle schede redatte dalle Asl di Caserta e gli errori di gestione di una cosa tanto critica da parte del Managment Casertano e perché no della commissione di esperti ministeriali che senza leggere il dato socio politico stringente hanno a mio parere parzialmente inficiato il lavoro della Struttura Commissariale. Ai Consiglieri Regionali M5S guidati dall’on #valeriaciarambico ho poi provato a spiegare anche gli errori valutativi ministeriali e con il cuore in mano ho chiesto loro di uscire dal loop delle contrapposizioni “a prescindere…” Perché ORA i territori hanno bisogno dell’aiuto di TUTTI. La Regione ha fatto tanto in questi tre anni ed il fare comporta anche lo sbagliare. L’ho detto fuori dai denti..” le possibilità tecniche ci sono e le responsabilità sono a 360°”. “L’impegno della Regione Campania per i presidi ospedalieri di Polla, Sapri e Piedimonte Matese è totale. Gli uffici stanno lavorando alla nuova versione del piano ospedaliero che prevede un potenziamento dei tre nosocomi nell’ambito di una ridefinizione complessiva dei dea di primo livello”
Così il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania, Stefano Graziano, a margine dell’audizione dedicata al diniego da parte del ministero a tenere aperte le tre strutture.”Una eventuale chiusura penalizzerebbe troppo i residenti di quelle zone e rischierebbe di favorire anche la mobilità extraregionale, aggravando dunque i costi per il sistema sanitario regionale”. “E’ stata una audizione interlocutoria. Proprio in queste ore gli uffici lavorano ad una nuova versione del piano ospedaliero in vista del confronto con il ministero. Infatti, mi sono impegnato a convocare nuovamente la commissione su questa problematica dopo il 5 dicembre. E’ emersa comunque un’esigenza unanime, bisogna continuare a supportare le aree interne che devono avere la stessa dignità delle aree urbane e non solo in sanità”, ha concluso invece Graziano.