PIEDIMONTE MATESE / SESSA AURUNCA. Primari di chirurgia agli ospedali: concorsi chiusi da 4 anni, ci sono i vincitori ma il manager De Biasio non assegna gli incarichi.
I concorsi risalgono al 2014 che misero a gare due posti da primario chirurgo per gli ospedali di Piedimonte Matese e Sessa Aurunca: ora ricorsi interni, pareri ad avvocati esterni e due concorsi espletati che non vengono ancora aggiudicati.
Il concorso fu bandito ma non si riusciva a costituire la commissione esaminatrice per una serie di rinunce, fino ad arrivare al giugno del 2017 quando vengono individuati i professionisti che avranno il compito di scegliere i nomi: il presidente Giovanni Baiano dell’Asl di Latina, i componenti sono Arcangelo Correra direttore sanitario dell’Asl di Caserta, Giuseppe Buscemi dell’ospedale Giaccone di Palermo, Alberto Zaccaroni dell’Ausl Romagna Forlì, mentre come segretaria è stata individuata Franca Birra dell’Asl di Caserta. La commissione tra dicembre e gennaio valuta i curriculum dei 23 candidati, ad aprile i colloqui orali solo però per i 17 che hanno risposto. Subito dopo, la commissione individua anche chi sono i vincitori dei due posti messi a concorso: per l’ospedale di Piedimonte Matese, così come per quello di Sessa Aurunca il vincitore è Gianfausto Iarrobino davanti ad Antonio Sarno e Lorenzo Capasso, quindi i due medici prescelti sono Iarrobino e Sarno. Da questo momento tutto si ferma, mentre un candidato presenta esposto alla commissione, ma non al Tar, per chiedere di invalidare la prova, atto alla fine respinto. Successivamente, un altro candidato si rivolge ad un legale per un parere pro-veritate sulla validità delle operazioni concorsuali. Questi rileva che nel 2016 è intervenuta una nuova normativa regionale con la quale si specificavano meglio i criteri per l’assegnazione dei concorsi nella sanità, criteri che non potevano essere presenti nel bando perché lo stesso è datato 2014, ma comunque è emerso che la commissione ha rispettato lo stesso tutti i nuovi parametri introdotti nel 2016. In finale, il direttore generale Mario De Biasio che non si è ancora espresso in maniera ufficiale su questa vicenda, ma pare che si stia valutando la possibilità di annullare il bando di concorso. Una scelta, questa, che esporrebbe l’azienda, a ricorsi da parte dei vincitori che attendono di prendere possesso del posto che hanno vinto.