PIEDIMONTE MATESE / SESSA AURUNCA. Primario chirurgia, concorso ancora congelato: l’ASL prende tempo ma il consigliere regionale Borrelli interroga la Regione. VIDEO.

Il direttore generale Mario De Biasio ancora non si è espresso: ipotesi annullamento del bando. Curioso che alle sei strutture ospedaliere ASL Caserta non c’è un primario di chirurgia effettivo: concorsi necessari.

Questione ancora irrisolta quella della nomina dei due primari di chirurgia ai Presidi ospedalieri di Piedimonte Matese e Sessa Aurunca, dopo i concorsi che si sono svolti da tempo con l’individuazione pure dei vincitori. Addirittura si è arrivati ad un Question time alla Regione Campania che ha avuto ad oggetto l’interrogazione del consigliere regionale, nonchè capogruppo dei Verdi, Emilio Borrelli.  Al centro del dibattito la mancata assegnazione del concorso, appunto, con l’Asl di Caserta che “sonnicchia” e si prende ulteriormente tempo, facendo riferimento a presunti pareri pro-veritate e controlli rispetto al bando del 2014. In quell’occasione fu già difficile costituire la commissione, con diverse rinunce sospette dei commissari individuati, fino ad arrivare al giugno 2017 quando furono individuati, quale presidente, Giovanni Baiano dell’ASL Latina, e componenti Arcangelo Correra direttore sanitario ASL Caserta, Giuseppe Buscemi dell’ospedale Giaccone di Palermo, Alberto Zaccaroni dell’ASL Romagna Forlì, come segretaria Franca Birra sempre dell’ASl Caserta. 23 i candidati in corsa attentamente valutati da suddetta commissione, solo 17 rispondono al colloquio orale. Alla fine la spuntano, per l’ospedale di Piedimonte Matese, così come per quello di Sessa Aurunca, Gianfausto Iarrobino davanti ad Antonio Sarno e Lorenzo Capasso. Pertanto, i due medici prescelti sono Iarrobino e Sarno, ma la susseguente nomina non avviene mai, anche perchè uno dei candidate presenta esposto alla commissione, ma non al Tar, per chiedere di invalidare la prova, esposto però alla fine respinto. Quindi, un altro candidato che chiede ad un legale un parere pro-veritate su tutte le operazioni concorsuali e l’avvocato incaricato scopre che nel 2016 è intervenuta una nuova normativa regionale con la quale si specificavano meglio i criteri per l’assegnazione dei concorsi nella sanità: la commissione avrebbe rispettato tutti i nuovi parametri introdotti nel 2016, anche se il bando era del 2014.

IL VIDEO

https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=7OykrVdldBU

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