PIEDIMONTE MATESE. Ufficio del Giudice di Pace, passa la linea comune dei Sindaci che porta a scongiurarne la chiusura grazie all’impegno di tutti i primi cittadini dell’area Matese.

Piedimonte Matese Giudice di pace

Soddisfatti anche gli avvocati “perché con la sede pedemontana saranno evitati tanti disagi e relativi aumenti dei costi a carico dei cittadini. Spese derivanti – per l’avv. Luisa De Matteo di Alvignano – non solo dalla necessità di raggiungere la sede, ma anche dalle ore di lavoro che andrebbero sprecate già solo per il viaggio”.

di Vincenzo Corniello Il Mattino

Si deve soprattutto ai sindaci dell’Alto Casertano, se la querelle, che da qualche tempo ha riguardato la sede del Giudice di Pace di Piedimonte Matese, è arrivata a una svolta. Tra qualche giorno i cittadini della zona potranno usufruire, di nuovo e per sempre, del servizio senza spostarsi in sedi distanti. La soluzione riguarda non solo i comuni di Alife, Alvignano, Caiazzo, Castel Campagnano, Castello del Matese, Dragoni, Gioia Sannitica, Piana di Monte Verna, Raviscanina, Ruviano, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico e Sant’Angelo d’Alife. Ma anche di Ailano, Capriati a Volturno, Ciorlano, Fontegreca, Gallo, Letino, Prata Sannita, Pratella e Valle Agricola, che, una volta facenti capo al Giudice di Pace di Capriati, attraverso una riunione di loro rappresentanti, hanno manifestato per essere accorpati alla sede di Piedimonte, “certamente più comoda per noi che ultimamente eravamo stati costretti a spostarci a Santa Maria Capua Vetere. Per tanto – ha riferito Rocco Landi, sindaco di Valle Agricola- devo ringraziare l’amico Vincenzo Cappello, sindaco di Piedimonte, che per questo nostro intento ci è stato particolarmente vicino”. Per tale obiettivo i municipi interessati si accolleranno le spese, tenendo presente il numero di abitanti e la distanza di ciascuna cittadina dal comune capofila. Contribuendo al pagamento degli stipendi agli operatori giudiziarie alle spese occorrenti per il funzionamento della sede, tra utenze varie e necessità diverse. Per quanto riguarda i dipendenti prestati, i comuni dovranno specificarne qualifica professionale e le relative mansioni ricoperte all’interno della pianta organica dell’ente di appartenenza, affinché il Ministero della Giustizia possa avviarne il percorso di formazione. Il tutto sarà formalizzato attraverso una delibera comunale che già molti dei municipi aderenti stanno predisponendo. Invece, in riferimento l’inglobamento dei centri, ex sede di Capriati a Volturno, si attende che arrivi l’ok dagli organi giudiziari superiori, e anche loro contribuiranno in solido alla gestione dell’ufficio di Piedimonte Matese. Particolarmente soddisfatti anche gli avvocati “perché con la sede pedemontana saranno evitati tanti disagi e relativi aumenti dei costi a carico dei cittadini. Spese derivanti – ha riferito l’avvocato Luisa De Matteo, di Alvignano – non solo dalla necessità di raggiungere la sede, ma anche dalle ore di lavoro che andrebbero sprecate già solo per il viaggio”.

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