PIEDIMONTE MATESE / Verso le Amministrative 2017. “Piedimonte Democratica” in conclave in un noto locale di Alife: fuori i nomi per le primarie. Intanto Carlo Grillo ci riprova dopo 11 anni: sarà candidato di un’aggregazione indipendente.

piedimonte-matese-cappello-grilloL’avvocato Carlo Grillo fu già indicato quale candidato sindaco di una compagine di centro sinistra dall’on. Dante Cappello: correva l’anno 2006.

“Piedimonte Democratica” cerca affannosamente un’intesa, Carlo Grillo (nella foto al centro, tra il Vescovo Valentino Di Cerbo e Vincenzo Cappello) non è più una sorpresa. Sono queste le certezze dell’ultima ora, che emergono dalla serie di incontri, che sono divenuti ormai fitti, in vista delle comunali di giugno 2017. Fra meno di un mese si presentano le liste per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale, e “Piedimonte Democratica”, la compagine di maggioranza che ha retto le sorti del paese nell’ultimo decennio, appare ancora indecisa sul nome da proporre ai cittadini per le primarie. La scelta si stringe intorno a due nomi: il vice sindaco uscente Costantino Leuci, docente di scuola secondaria di II grado, e Attilio Costarella, medico mutualista. Ma anche Marcellino Iannotta avrebbe da dire la sua: la sua candidatura alle primarie certo non sfigurerebbe in termini di voti al cospetto dei primi due. Ma ovviamente il gruppo vorrebbe andare compatto su un nome certo, largamente condiviso, e da opporre al candidato già annunciato  (il medico Fabio Civitillo, ndr) dal gruppo di esponenti del centro sinistra vicini al consigliere regionale Gennaro Oliviero. Capitolo Carlo Grillo. Il noto avvocato è al lavoro per proporre alla cittadinanza una squadra di esponenti equidistanti dai poli, tanto dal centro sinistra che dal centro destra, una compagine di “buona volontà” che si rimbocchi le maniche e si adoperi per governare la città. Una curiosità. Nella primavera del 2006 Piedimonte Matese usciva da un’amministrazione di centro destra e si cercò, non senza difficoltà, di mettere insieme una formazione di ispirazione centro sinistra. La partita fu iniziata dall’allora onorevole Dante Cappello. Il leader massimo della Democrazia Cristiana, all’epoca dei fatti era “La Margherita”, indicò proprio l’avvocato matesino quale vertice della lista che andava a sfidare il centro destra. Ma alcuni “ribelli” del partito portarono “prepotentemente” all’attenzione il nome del medico Pasquale Musto ed alla fine l’onorevole, saggiamente e dopo infuocate riunioni alla “Masseria” a Sant’Angelo d’Alife, tra taralli casarecci ed ottimo vino, bianco e rosso, di produzione propria, fece virare il resto del gruppo verso Musto a scapito di Grillo. Le cose poi sono andate come sappiamo: Musto governò per un solo anno, prima della conclamazione di Vincenzo Cappello nel 2007.

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