Pietrelcina. La straordinaria testimonianza di Alberto: il 98enne è l’unico testimone in vita del Santo Padre Pio. E sabato 17 marzo incontrerà il Papa. IL VIDEO.

“Qui, quando ero giovane io, non c’era altro che pietre e lavoro duro. Poi arrivò anche la guerra. Era il 1942, per me la chiamata alle armi era inevitabile. Padre Pio m’incontrò e si raccomandò: “tu devi pensare a sposarti e quella… è la donna che devi scegliere”.

Mentre a Pietrelcina è tutto pronto per ospitare il Santo Pontefice, Papa Francesco, un Santo qui c’è già: è Padre Pio, che nella sua Pietrelcina ci è tornato, da morto, ed ora vigila la sua terra e prega per un mondo migliore. Pochi metri distanti ci vive l’ultimo testimone rimasto ancora in vita ad averlo conosciuto ed ammirato, Alberto Orlando. 98 anni portati con fierezza e determinazione, lui che col Santo delle stimmate ci scambiava spesso battute e perle, saggezze di vita. “Sono l’unico uomo al mondo ad aver conosciuto un Santo ed essersi ritrovato davanti casa la visita di una Papa. Chi ha avuto di più dalla vita”? I suoi terreni circondano il giardinetto della cappella di San Francesco che ospita l’olmo sacro, dove padre Pio ha ricevuto, nel 1910, i primi segni delle stimmate, ordinato solo da un mese. Mano forti da contadino, segnate dal duro lavoro nei campi di una vita intera, lui con orgoglio parla della sua amicizia col Santo, che chiama semplicemente Padre Pio. Esce ancora di buon mattino a controllare il suo orticello, anche con un piccolo trattorino se serve, ed a Piana Romana, quella località del paese dove è in allestimento il palco che sabato prossimo, 17 marzo, ospiterà Papa Francesco, lui è un’autorità. “Padre Pio lo tenevano in segregazione da tre anni e noi di Pietrelcina, quando andavamo a trovarlo, venivamo perquisiti, controllati: temevano che ce lo riportassimo a casa. Lui diceva sempre: “Albè, non ti preoccupà, a Pietrelcina da vivo o da morto ci torno comunque”. Padre Pio non ha mai detto una cosa che non si è verificata: ci è tornato da morto. E adesso, qui a Piana Romana, viene il Papa, davanti casa mia”. Racconta con tutta la sua saggezza degli ammonimenti ricevuti da Padre Pio, “del serpente che è sempre in agguato e che se non si sta attenti a schiacciargli subito la testa lui ti risale lungo le gambe e ti attacca nei punti più intimi, quelli dell‘onore: una volta che lo hai perso nessuno può più ridartelo”. Nella cappella delle stimmate Papa Francesco ha espressamente chiesto di ritirarsi in meditazione davanti all’olmo: “in quel posto c’è stato nostro Signore è lì che voglio pregare”. “Qui, quando ero giovane io, non c’era altro che pietre e lavoro duro. Poi arrivò anche la guerra. Era il 1942, per me la chiamata alle armi era inevitabile. Padre Pio m’incontrò e si raccomandò: “tu devi pensare a sposarti e quella… è la donna che devi scegliere”. Io ribattei che non avrei mai potuto pensare al matrimonio visto di lì a qualche giorno sarei dovuto partire per il fronte. Ma lui mi rassicurò: “tu il militare lo fai qua, pensa a tua moglie”. Qualche giorno dopo, a Napoli, dove avrebbero dovuto comunicarmi la destinazione, io chiesi a un tenente se mi mandavano in Africa o in Russia lui mi disse perentorio: “No, Orlando, niente di tutto questo. Tu sei stato assegnato alla scuola militare di Avellino. Servi lì”. Dopo poco ero sposato: un matrimonio durato 72 anni perché benedetto da Padre Pio”.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=15&v=2w6icQarhvw

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