PIGNATARO MAGGIORE. Omicidio pluriaggravato dalla premeditazione: ergastolo per Giuseppe Misso autore dell’omicidio di Raffaele Lubrano.
In virtù dell’efferata esecuzione dell’omicidio la cui matrice si è rivelata di metodo mafioso e, vista la pericolosità del soggetto, appartenente ad una delle più agguerrite consorterie camorristiche quella dei “Casalesi”, è stata confermata l’incompatibilità con una sua eventuale reimmissione in libertà.
Con sentenza emessa in data 19.02.2014 dalla Corte di Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Misso Giuseppe cl. 1969, è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio pluriaggravato dalla premeditazione e dall’art. 7 legge 203/1991, di Lubrano Raffaele avvenuto in Pignataro Maggiore il 14.11.2002. Pertanto, in virtù dell’efferate modalità di esecuzione dell’evento omicidiario la cui matrice si è rivelata di chiaro ed accertato metodo mafioso e, non per ultimo, la pericolosità del Misso e la sua appartenenza ad una delle più agguerrite consorterie camorristiche quale è quella dei “Casalesi”, si è sottolineata l’incompatibilità con una sua eventuale reimmissione in libertà, motivo per cui la Corte di Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha disposto nei suoi confronti una nuova misura di custodia cautelare in carcere che è stata notificata, nel pomeriggio odierno, dai Carabinieri del Nucleo Investigativo – Reparto Operativo del Comando Provinciale di Caserta, presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere dove il Misso è tutt’ora recluso.