PIGNATARO MAGGIORE. Rifiuti sulla statale Appia, l’Anas ricorre al TAR che gli da ragione: un’ordinanza del sindaco ne aveva imposto la rimozione.
I giudici del TAR hanno accolto il ricorso annullando l’ordinanza del sindaco e compensando le spese.
Con un’ordinanza sindacale del giugno scorso il sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, aveva imposto all’ANAS la rimozione e lo smaltimento, entro 30 giorni, di un cumulo di rifiuti presenti lungo la strada statale Appia. L’ente nazionale non solo non ha provveduto, ma è ricorso per vie legali ottenendo un sentenza favorevole da parte del TAR Campania, che ha ritenuto il provvedimento infondato poiché non era stato preceduto dal necessario contraddittorio. La quinta sezione, nell’udienza del 12 settembre, dopo aver ascoltato le ragioni del legale dell’Anas (il Comune di Pignataro non si è costituito in giudizio), si è pronunciata direttamente sulla controversia dando ragione alla ricorrente sulla mancata comunicazione dell’avvio del procedimento da parte del Comune. “Di conseguenza la preventiva, formale comunicazione dell’avvio del procedimento costituisce un adempimento indispensabile al fine dell’effettiva instaurazione di un contraddittorio procedimentale con gli interessati” (Consiglio di Stato, sez. IV, 1 aprile 2016, n. 1301), non potendosi, peraltro, applicare il temperamento che l’art. 21 octies della legge n. 241 del 1990 apporta alla regola generale dell’art. 7 della stessa legge; Rilevato che, nel caso di specie, non risulta che l’avviso di avvio del procedimento sia stato comunicato alla società ricorrente, che ha visto pertanto leso il proprio diritto alla partecipazione procedimentale, anche al fine di poter dimostrare l’assenza del requisito soggettivo del dolo o della colpa;”.
