PONTELATONE. Cartelle esattoriali: il Consiglio comunale dice “no” allo stralcio sotto i mille euro.

I cittadini non potranno, dunque, usufruire automaticamente dello stralcio degli interessi e delle sanzioni.

di Mimmo Iodice

Il Comune di Pontelatone non ha aderito allo stralcio parziale delle cartelle fino a mille euro, relative agli anni 2000 – 2015, previsto dalla Legge Finanziaria del governo Meloni. I cittadini non potranno, dunque, usufruire automaticamente dello stralcio degli interessi e delle sanzioni. Una scelta, quella del Consiglio comunale di Pontelatone, che non è motivata da alcun dato oggettivo che ne dimostri la convenienza per le casse del Comune e per i cittadini.

Davanti all’improvvisazione del Consiglio comunale nell’impossibilità di valutare l’effettivo impatto sulle casse dell’Ente a fronte dei prevedibili svantaggi per i cittadini che, per avvalersi dello stralcio, saranno gravati da adempimenti burocratici e dei relativi costi. È nato un vero fronte del “no” dei sindaci casertani del Pd alla rottamazione delle cartelle. Una scelta che a Pontelatone molti non condividono assolutamente e che è frutto di una mera contrapposizione dell’amministrazione comunale con la linea politica del neo governo di centrodestra.

L’amministrazione comunale del paese, che ha un sindaco del Partito Democratico filo Bonaccini, ha perso un’importante occasione per venire incontro ai latonesi in difficoltà. Se le ingiunzioni di pagamento del Comune da quasi dieci anni a questa parte non sono andate a buon fine è evidente come non sia il contribuente che non voglia pagare, ma la sua situazione economica personale e famigliare non glielo permette. È bene inoltre chiarire come lo stralcio in oggetto abbia un limite decisamente basso, soli mille euro, e lo stesso ministro Giorgetti ha avuto modo di chiarire come oramai siano a tutti gli effetti crediti impossibili da riscuotere per i comuni.

Oltretutto, non va dimenticato che il Comune stesso spende ogni anno cifre significative per l’attivazione delle procedure di riscossione, ma che relative di fatto a crediti inesigibili rappresentano solamente un costo elevato per il Comune, dal momento che quelle somme non verranno con ogni probabilità mai riscosse. Molti sindaci del casertano hanno scelto di stare dalla parte dei cittadini, sostenendoli di fronte a situazioni di disagio economico, rammarica non poco il fatto che il Consiglio comunale di Pontelatone abbia negato una possibilità di aiuto ai cittadini in difficoltà. La Legge Finanziaria non ha in alcun modo, infatti, riconosciuto ai comuni la possibilità di stralcio totale delle posizioni che riguardano i tributi locali. Che le tasse si debbano pagare è fuor di dubbio e questo principio deve essere chiaro a tutti i cittadini.

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