Processo Eco4 a carico di Nicola Consentino. Clima in aula infuocato tra la difesa dell’ex coordinatore regionale del Pdl ed il pentito di camorra Francesco Della Corte.
“Nicola Cosentino è più mafioso di me, perchè è uno facoltoso e se la faceva con certa gente”, ha confessato in aula il pentito Francesco Della Corte. La replica della difesa di Cosentino: “Chiedo al presidente di non consentire al teste basse diffamazioni”.
Processo Eco4 in corso al Tribunale di sammaritano con imputato per concorso esterno in associazione camorristica l’ex sottosegretario e parlamtnare Pdl Nicola Cosentino. Durante il controesame della difesa, con avvocati Agostino De Caro e Nando Letizia, il pentito Francesco Della Corte confessa: “Nicola Cosentino è più mafioso di me, perchè è uno facoltoso e se la faceva con certa gente”. “Chiedo al presidente di non consentire al teste basse diffamazioni”, ha replicato l’avvocato De Caro mentre l’ex coordinatore regionale Pdl ha scosso la testa. Ovviamente le frasi pronunciate dal pentito di camorra ha reso il clima in aula ancora più infuocato, in particolare tra il pm della DDA Alessandro Milita e la difesa di Cosentino. Il pentito ha affermato che il clan dei Casalesi ha sempre appoggiato Cosentino alle elezioni, anche “alle provinciali dei primi anni ’80”. “Quella tornata elettorale c’è stata nel 1980 e lei aveva 10 anni e mezzo. Già si occupava di politica?” ha chiesto De Caro. “No, però ricordo che Cosentino si era presentato con il simbolo del “sole nascente”. Il pentito viene da una famiglia da sempre impegnata in politica, con due zii ex sindaci di Villa di Briano ma che di Cosentino ricorda tutto, confermando “l’interessamento di Cosentino per i lavori di metanizzazione dell’Agro-aversano”, opere che furono realizzate dalla Coop rossa Concordia di cui grande sponsor fu l’ex senatore del Pd Lorenzo Diana.