Qualità della vita, in Campania sempre peggio: Avellino 76°esino, Benevento 80°, Caserta 98°, Salerno 91° e Napoli 102°.

I risultati della nuova indagine sulla qualità della vita pubblica da ‘Il Sole 24 Ore’, dossier presentato al Festival dell’Economia di Trento

Arrivano, inquietanti, i risultati della nuova indagine sulla qualità della vita pubblica da ‘Il Sole 24 Ore’. Il dossier è stato presentato ieri al Festival dell’Economia di Trento e misura le risposte dei territori alle esigenze specifiche dei target generazionali più fragili e strategici: bambini fino ai 10 anni, giovani fino ai 35 ed anziani, gli over 65.

Siena arriva sul podio per numero di pediatri attivi ogni mille residenti sotto i 15 anni. Ravenna, che in queste ore combatte contro i danni dell’alluvione, vince per l’offerta culturale, con 75,2 concerti messi in scena ogni 10mila residenti under 35 nel 2021. Trento, infine, è prima nella speranza di vita degli anziani, con una media di 21,6 anni ancora da vivere a 65 anni in base agli indicatori demografici di Istat riferiti al 2022.

La Romagna, alle prese con l’attuale emergenza alluvione, svetta sul podio della classifica sul benessere dei giovani (quattro province dell’Emilia Romagna tra le prime 20).

Partendo dai più piccoli, la classifica (vince Siena, davanti Aosta e Ravenna) colloca il Sannio in 80° posizione (368 punti). Sopra la provincia di Avellino, 76° con 384 punti, dietro Salerno (91° con 311), Caserta (98° con 267) ed il capoluogo regionale Napoli, solo 102° con 249 punti.

Performance migliore il Sannio la fa registrare per la qualità della vita (Ravenna, Forlì-Cesena e Ferrara le prime tre in classifica) garantita ai ragazzi da 18 a 35 anni: qui il Sannio risale alla 64°posizione e si guadagna la leadership in Campania. Merito dei tanti matrimoni, molte aree sportive ed affitti contenuti. Deprimente il dato dell’incidenza percentuale dei giovani sul totale della popolazione.

Situazione decisamente peggiore per la fascia d’età over 65 (dove a comandare sono Trento, Bolzano e Fermo). Il Sannio scende nuovamente in classifica, assestandosi 83° posizione e facendosi staccare nuovamente dall’Irpinia: penalizza il consumo di farmaci per malattie croniche, poche risorse destinate al trasporto per gli anziani e la speranza di vita.

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