RIARDO. Al via i lavori di realizzazione della scala esterna di accesso al Castello Medievale ed ultimazione della messa in sicurezza della facciata nord-ovest.
Progetto redatto da una Associazione di Professionisti e prevedeva un costo di 930mila euro ed è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Oggi inizieranno i lavori di realizzazione della scala esterna di accesso al Castello Medievale e finalmente si potranno ultimare i lavori di messa in sicurezza della facciata nord-ovest, dopo un periodo di illogica sospensione che durava dal 30 aprile 2016. Per doverosa informazione occorre precisare che il progetto redatto da una Associazione di Professionisti, nella quale era presente anche l’arch. Nicola D’Ovidio, prevedeva un costo di € 930.084,51 ed è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con fondi della quota dell’8 per mille dell’IRPEF a diretta gestione statale per l’anno 2010 (pratica 303/2013). Le spese per la progettazione erano escluse dal finanziamento per cui il Comune per pagare le spese di progettazione ha contratto un mutuo con la Cassa depositi e Prestiti per € 89.915,49 (mutuo posizione nr. 4556529). A seguito procedura di gara i lavori vennero aggiudicati con il ribasso d’asta del 22,810%, per cui l’importo dei lavori era pari ad € 628.645,21, oltre oneri per la sicurezza e fu stipulato il contratto nr. 3/2015. Quindi l’economia di gara è stata pari ad € 204.344,31. I lavori iniziati regolarmente sono stati sospesi in data 30 aprile 2016, poiché era necessario effettuare un sopralluogo con la Soprintendenza di Caserta e l’Amministrazione comunale aveva ritenuto di organizzate iniziative culturali all’interno della struttura. La Soprintendenza, in data 4 agosto 2016, ha rilasciato un parere favorevole con prescrizione sul completamento degli interventi, per cui l’allora Responsabile dell’Ufficio tecnico ha chiesto alla direzione lavori di predisporre una perizia di variante. La perizia di variante è stata consegnata in data 5 gennaio 2017. Ma non è stata mai approvata, né durante l’Amministrazione Nicola D’Ovidio (che nel frattempo essendo stato eletto Sindaco si era dimesso dall’incarico), né durante la gestione del Commissario Prefettizio insediatosi a seguito scioglimento del Consiglio comunale. Per cui i lavori sono rimasti sospesi. Con l’insediamento dell’attuale Amministrazione Comunale, il Sindaco chiese per iscritto agli Uffici quali erano le pratiche giacenti sulle quali era necessario intervenire e l’allora Responsabile dell’Ufficio Tecnico (nominato durante il periodo di gestione commissariale) nulla riferì al riguardo. Lo scorso mese di settembre la Presidenza del Consiglio dei Ministri non avendo ricevuto gli atti relativi alla ultimazione dei lavori, né quelli della rendicontazione ha avviato la procedura per la revoca del finanziamento, assegnando 20 giorni per proporre osservazioni e controdeduzioni. Il Sindaco, appena avuto contezza della problematica ha contattato la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed dopo aver approvato la variante mai approvata dal 5 gennaio 2017, ha inoltrato una lunga e dettagliata relazione chiedendo l’archiviazione del procedimento di revoca del finanziamento concesso e disposto, attraverso il Responsabile del Procedimento, l’immediata ripresa dei lavori da ultimare in 30 giorni, per evitare la revoca del finanziamento, che significherebbe la restituzione delle somme erogate e, per l’effetto, la dichiarazione di dissesto finanziario per l’Ente. Molti si potranno chiedere perché si è arrivati a tanto, la risposta è semplice: il finanziamento è stato concesso, chi doveva essere pagato è stato pagato; i lavori iniziati dopo il contratto sono stati sospesi in data 30 aprile 2016 e nessuno si è preoccupato di sistemare “le carte” per il completamento dei lavori stessi. Tale superficiale modo di agire ha esposto l’Ente al concreto rischio di restituire le somme assegnate. Fortunatamente il pericolo è stato scongiurato e con molta probabilità si otterrà anche l’autorizzazione all’utilizzo della somma di € 204.344,31 (ribasso d’asta), che consentirà nuovi lavori di sistemazione e messa in sicurezza del Castello.