ROCCAMONFINA / ALIFE. Slow Food Campania e Basilicata, eletto il Comitato esecutivo: Presidente Giuseppe Orefice, già fiduciario Slow Food Massico e Roccamonfina, tesoriere Rosamaria Esposito di Alife.

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“Noi di Slow Food partendo dal piacere e mettendo al centro il cibo vogliamo proporre nuovi modelli – ha annunciato il nuovo Presidente Orefice – essere testimoni credibili delle nostre comunità, per le nostre comunità”.

Slow Food Campania e Basilicata, eletto il nuovo Presidente: si tratta di Giuseppe Orefice (nella foto a sx). I 76 delegati del Congresso regionale di Benevento, in rappresentanza delle Condotte Slow Food Campania e Basilicata, hanno espresso all’unanimità il loro consenso alla lista presentata da Orefice. Già fiduciario della Condotta Slow Food Massico e Roccamonfina e responsabile regionale del Progetto “Educazione”, succede a Gaetano Pascale, candidato alla Presidenza di Slow Food Italia. La nuova Segreteria Regionale di Slow Food Campania per il quadriennio 2014 – 2018 sarà formata anche dal segretario Giancarlo Capacchione, già Fiduciario di Slow Food Cilento; il vice Presidente Alberto Capasso, già Fiduciario di Slow Food Vesuvio; tesoriere Rosamaria Esposito di Alife (nella foto a dx), già Fiduciaria di Slow Food Matese; Responsabile della Comunicazione Maria Giovanna De Lucia, già Fiduciaria di Slow Food Valle Telesina. Presenti alle votazioni del nuovo Comitato Esecutivo Regionale il Vice Sindaco di Benevento, Raffaele Del Vecchio e il Presidente di Slow Food Italia, Roberto Burdese. “Lasciatemi iniziare questo percorso con le parole di una persona che ha sempre ispirato il mio impegno politico, una persona che da 20 anni non c’è più, una persona che non taceva. Don Peppe Diana  – ha affermato Orefice – a proposito dell’idea di comunità disse un giorno: “Forse le nostre comunità avranno bisogno di nuovi modelli di comportamento: certamente di realtà, di testimonianze, di esempi, per essere credibili”. Noi di Slow Food partendo dal piacere e mettendo al centro il cibo vogliamo proporre nuovi modelli, essere testimoni credibili delle nostre comunità, per le nostre comunità”.

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