ROCCAMONFINA. Secolari sentieri in pietre vulcaniche deturpati da un “imbecille atto vandalico di violenza”.
“Grazie all’accuratissimo, minuzioso, lavoro di restauro e pulizia, eseguito, con pazienza e passione, in ginocchio, a mano, pietra per pietra, erbaccia per erbaccia, dai grandi operatori della Comunità Montana”.
Gettare a terra una lattina, una bottiglia, una busta, non solo è un imbecille atto vandalico di violenza verso Roccamonfina e se stessi, ma è il gesto più vergognoso ed ignobile, di disumana mancanza di rispetto per il faticoso lavoro altrui. Splendono, questi secolari sentieri in pietre vulcaniche. Grazie all’accuratissimo, minuzioso, lavoro di restauro e pulizia, eseguito, con pazienza e passione, in ginocchio, a mano, pietra per pietra, erbaccia per erbaccia (anche tra gli spazi), dai grandi operatori della Comunità Montana. Al delegato Consigliere comunale Franco Camuso, ai capisquadra Franco Petteruti, Franco Di Biasio, Valerio Razza, e agli operatori BAIF Compagnone Corradino, De Fusco Maria, De Luca Fulvio, Laurenza Assunta, Lippo Duilio, Lavino Luigi, Brollini Vincenzo, Voccia Paola, Razza Giovanni, Lucciola Maria, D’Antuono Fabio, Del Vecchio Assunta, all’Assessorato Ambiente Giovanna Prata, Cristina Sciola, Flavio Santantonio, agli operatori ecologici Ernesto Sciola, Michele Sellitto, Antonio Di Miele, Giovanni Varone, Cosimo De Gennaro, il nostro GRAZIE – la nota dell’amministrazione comunale a guida Carlo Montefusco.