S. Maria C.V. Dopo il nuovo rogo allo STIR, ora danno fuoco ad un autocompattatore: ormai è sfida allo Stato, arriva l’esercito.
“Ormai in autostrada A1 nel tratto del casello Acerra-Afragola fino al casello di Caserta non si può stare con i finestrini aperti ed a questo fenomeno noi cittadini campani sembriamo quasi rassegnati”.
Altro deposito di autocompattatori dei rifiuti che va a fuoco, quello del consorzio Synergie che gestisce la raccolta della spazzatura nel comune di S. Maria a Vico, dopo il rogo, l’ennesimo, allo STIR di S. Maria C.V. Sul posto i vigili del fuoco di Caserta che stanno cercando di domare le fiamme. Sul posto anche il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa: si è promesso che in questa autentica guerra alla camorra arriverà in zona anche l’esercito. Intano i sindacati si muovono: anche UGL chiede intervento Governo ed esercito. “Nella serata di ieri si è sviluppato un incendio allo Stir di Santa Maria Capua Vetere, collocato di fronte al carcere di San Tammaro, che ha lambito il cielo e l’aria di preoccupante nube tossica con la conseguenza di un ennesimo danno ambientale ai danni di Terra di Lavoro – si legge nella nota del sindacato. Vi sono indagini in corso sulle cause che hanno scatenato il rogo e dai primi rilievi effettuati sembra si tratti di un incendio di natura dolosa. Ancora questa mattina sul posto stanno lavorando i vigili del fuoco di Aversa e quelli del comando di Caserta per spegnere le fiamme che hanno avvolto, durante la serata e continuato nella notte, i cumuli di spazzatura che giacevano all’interno del capannone. Un disastro, il quarto da Luglio, che allarma tutto il territorio per il quale urge un intervento energico da parte della Politica locale e centrale. Un intervento che metta fine al dilagare dei fenomeni incendiari sia dolosi che per disattenzione umana, che stanno mettendo in ginocchio questa parte dell’Italia. Il segretario nazionale dell’Igiene ambientale Roberto Favoccia, di comune accordo con il segretario unione territoriale di Caserta Ferdinando Palumbo, a seguito dell’incendio divampato nella serata di ieri a Santa Maria Capua Vetere, scriveranno una lettera al governo, al presidente Conte, per richiedere misure urgenti in tema di difesa del territorio e dell’Ambiente. “Ormai in autostrada A1 nel tratto del casello Acerra-Afragola fino al casello di Caserta non si può stare con i finestrini aperti ed a questo fenomeno noi cittadini campani sembriamo quasi rassegnati”. Ha dichiarato Roberto Favoccia, Segretario Nazionale UGL Igiene Ambientale: “Negli ultimi quattro mesi però, si sta assistendo ad un fenomeno inaccettabile, che va ben oltre le croniche problematiche dei roghi illegali sparsi per il territorio: 4 incendi in altrettanti siti, ultimo lo STIR di Santa Maria Capua Vetere e pochi giorni fa al Lea di Marcianise. Non si può tollerare che vadano a fuoco gli impianti, serve uno stato di emergenza. Serve una ricognizione immediata di tutti gli impianti in Campania e urgenti messe in sicurezza di tutte le anomalie, fino alla più banale. Altrimenti il danno sarà incommensurabile sia per il ciclo integrato ma soprattutto per la salute dei cittadini. Come O.S. chiederemo l’intervento, con una Lettera, al presidente del Consiglio”. Ha concluso il sindacalista. Anche il segretario territoriale di Caserta Ferdinando Palumbo chiede aiuto al governo: “Chiediamo che su questi territori, in tema di incendi agli impianti di rifiuti spesso tossici, intervenga il Governo poiché il lungo stillicidio di eventi crea problemi seri di controllo del territorio e di salute”. “Quanto accaduto questa notte a Santa Maria Capua Vetere mi sconcerta nel profondo, sono preoccupato ed allo stesso tempo, consapevole di dover mettere in campo tutte le azioni affinchè questi roghi non si verifichino più. Soprattutto, dobbiamo lavorare molto di più sulla sicurezza ed il controllo del territorio – ha dichiarato Gaetano Panico Segretario Regionale Unione Generale del Lavoro – :l’argomento della sicurezza ambientale è uno dei tratti che contraddistingue la mia azione di segretario della UGL, essendo tra le altre cose, nativo del comune di Acerra. Vivo dunque questa situazione sulla mia pelle ed ho piena contezza di quelle che sono le problematiche dell’inquinamento, vivendole giorno per giorno, nei luoghi in cui si sviluppa. La nostra azione in Regione sarà quella di attivare quanti più tavoli possibili per cercare di trovare una soluzione definitiva all’annoso problema dei roghi”.