S. Maria C.V. “Rottura del sistema e capacità di governo del territorio”: lo chiede il sindaco di Napoli, De Magistris, pronto a candidardi a governatore della Campania nel 2020.
“Creare un campo largo e civico alternativo alle destre razziste e sovraniste”. De Magistris apre ad un centro sinistra plurale e diverso e al dialogo con il fronte opposto all’attuale governo gialloverde.
Lanciare ponti e creare dialoghi per un centro sinistra nuovo e diverso, largo e plurale per costruire l’alternativa radicale e rivoluzionaria ai muri delle destre sovraniste, populiste e capaci solo di dividere! È stato questo il filo conduttore del secondo appuntamento di Incontri, il ciclo di dibattiti e confronti che, dopo il successo registrato in prima battuta ad ottobre nel capoluogo di Terra di Lavoro, si é tenuto a Santa Maria C.V. nell’ultimo fine settimana. A poche ore dall’incontro sulla riforma della prescrizione tra certezza della pena e garanzie dei cittadini, molto partecipato da parte di avvocati e gente comune, domenica mattina una gremita sala degli Specchi del Teatro Garibaldi ha accolto il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che si è confrontato sul campo della lotta alle diseguaglianze in Europa, nel Mediterraneo ed in Campania con il componente della direzione nazionale Pd, Marco Sarracino, la responsabile del centro sociale ex Canapificio di Caserta, Mimma D’Amico, il consigliere comunale Pd di Caserta, Matteo Donisi, ed il segretario regionale dei Giovani Democratici, Pasquale Stellato. “Sentiamo oggi più che mai la necessità di avviare un dialogo con tutti per dare vita ad una coalizione civica nazionale in un campo largo, un progetto politico che ci interessa molto di più della scadenza elettorale e che gioco forza dovrà tenere conto delle forze sociali, popolari e di centrosinistra che oggi si contrappongono al governo gialloverde. A noi non interessano corrotti, corruttori, mafiosi, fascisti e razzisti, noi guardiamo alle forze sane e pulite della società civile, alle storie credibili individuali e movimentiste che nascano dalla coerenza, dalle mani pulite e dalla schiena dritta. Bisogna dialogare con tutti e stare tra la gente se si vuole vincere e battere l’avversario, perché oggi l’alternativa radicale può nascere ma deve venire dal basso in quanto non credo ai cambiamenti dall’alto, atteso che è finita la stagione in cui viene dettata altrove l’agenda del Sud. Costruire ponti e connettere le esperienze positive e le energie migliori servirà a rompere insieme il sistema e, nello stesso tempo, dimostrare una capacita di governo a tutti i livelli che finora è mancata. Con grande umiltà e generosità metto a disposizione la mia e la nostra esperienza, dialogando con tutti, ben sapendo che il campo di riferimento deve partire anche dal centrosinistra che pure deve mostrare volontà e capacità di confronto”, ha illustrato il suo disegno politico De Magistris. “La partecipazione attenta e l’entusiasmo si attivano magicamente nel momento in cui si parla di temi tanto cari alla sinistra, ma che sembrano smarriti. Da tempo ormai immemore, il Pd, a Caserta e non solo, non pronuncia più parole come solidarietà, equità, empatia, eguaglianza, non organizza un dibattito. Alcuni ci criticano nel Pd ma sono quelli che non vogliono che si aprano le finestre sul mondo reale, sulla gente, sui militanti stanchi, su chi è in difficoltà, ma non profferiscono parola quando, sempre loro, dialogano tranquillamente con la Lega e con quel che resta della destra berlusconiana. Attenti a mantenere rendite di posizione perché dal 4 marzo è cambiato il mondo ma non tutti riescono a comprenderlo. Noi non cambieremo partito ma proveremo a cambiarlo il Pd, con un campo largo di gente autorevole e credibile. Con una storia che parla”, spiega Camilla Sgambato, componente della direzione nazionale del Pd e promotrice di Incontri. “È stato un altro momento bello ed importante, di confronto, di idee per una cultura rinnovata di lotta alle diseguaglianze e di costruzione di un fronte politico ampio, per realizzare davvero i valori costituzionali. In campo, per un’alternativa alla destra, con un mezzogiorno di nuovo protagonista. A fronte del disastro sociale dei giovani e del dramma delle emigrazioni e di come creare lavoro e sviluppo, la destra ci propina l’odio verso gli immigrati. Analogamente, le polemiche di chi crede di strumentalizzare questi momenti di confronto in chiave autoreferenziale e interna di partito, rappresentano tutto ciò che oggi va combattuto: un partito democratico ingessato e chiuso dentro le sue liturgie. Noi continueremo, convinti di essere sulla strada giusta”, dichiara Pasquale Stellato, segretario regionale dei Giovani Democratici in Campania.