Sant’Angelo in Formis / Capua. Cittadini avvertono versi di richiamo acustico per animali ed allertano i carabinieri: beccati in due, uno acciuffato e denunciato, l’altro riesce a fuggire a piedi.

Le denunce per maltrattamento di animali in danno dei due esemplari di cardellini, utilizzati come richiami vivi, legati a terra tramite una imbragatura stretta al corpo.

Militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Caserta, a seguito di segnalazione telefonica pervenuta da parte di un cittadino, si sono portati in comune di Capua (CE) alla Frazione Sant’Angelo in Formis, laddove, attirati dai versi di un richiamo acustico elettromagnetico in funzione, hanno notato due individui nascosti all’interno di un appostamento, costituito da vegetazione spontanea, mentre erano intenti a catturare degli uccelli appartenenti alla specie cardellino (Carduelis carduelis). All’alt intimato dai militari, i due soggetti hanno abbandonato le illecite attrezzature e si sono dati alla fuga a piedi attraverso le campagne limitrofe. Uno dei due soggetti, dopo circa 700/800 metri, si è fermato ed è stato raggiunto mentre l’altro riusciva a fuggire facendo perdere le proprie tracce. Nell’appostamento, ove i due soggetti stavano esercitando l’illecita attività di uccellagione, è stata rinvenuta una rete azionata a distanza tramite l’utilizzo di due cordicelle, due cardellini con imbragatura legati a terra, posti vicino la rete a scatto per attirare i propri simili. Oltre a quanto sopra descritto, veniva rinvenuto un richiamo acustico in funzione riproducente il canto del cardellino, nonchè all’interno dell’appostamento, riposti in una gabbia, n. 24 esemplari di cardellini vivi appena catturati e diverse attrezzature utilizzate per la cattura dei preziosi uccelli. Si procedeva a rimuovere tutto l’illecito apparato di cattura e a porlo in sequestro a carico di S.Z. dell’età di anni 55 da Santa Maria Capua Vetere che è stato deferito in stato di libertà per i seguenti reati:
• maltrattamento di animali in danno dei due esemplari di cardellini, utilizzati come richiami vivi, legati a terra tramite una imbragatura stretta al corpo che presentavano un piumaggio completamente rovinato ed in alcune parti del corpo completamente assente consumato dalle strette imbragature. Esemplari che sono stati consegnati al Centro Recupero Animali Selvatici “Il Frullone” di Napoli;
• uccellagione ai danni di una specie non cacciabile e protetta dalla convenzione di Berna;
• furto venatorio in quanto la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello stato ed il soggetto non è risultato in possesso di licenza di caccia.
I 24 esemplari di cardellini che erano stati appena catturati sono stati immediatamente liberati nei giardini del Parco della Reggia di Caserta. Il sequestro che è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

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