Sessa Aurunca. Completata la demolizione della Centrale del Garigliano: 3 anni di lavoro per 10milioni di euro spesi.
Quello che destava più preoccupazioni era il camino di cemento armato alto ben 95 metri, con 5 metri di diametro alla base e due in superfice, la cui demolizione è stata completata da qualche ora con un sistema del tutto particolare. E le tensioni erano motivate dal fatto che a fianco della torre vi era il reattore nucleare, anche se ormai spento in maniera definitiva dal terremoto dell’82. Stiamo parlando della centrale di Sessa Aurunca, ai confini con il Lazio, finita di costruire nel lontano 1962 dopo un funzionamento di poco più di 10 anni. Sogin, la società pubblica che sta smontando tutte le centrali italiane, ha iniziato il 21 agosto scorso la demolizione. Dopo una prima operazione che è servita ad eliminare ogni traccia di contaminazione radioattiva ha finalmente preso il via la cosiddetta “frantumazione controllata”, una tecnica che ha previsto l’installazione di una piattaforma, ancorata all’esterno nel terreno, che ha sostenuto in tutto questo tempo gli speciali macchinari che hanno portato allo smantellamento della struttura, spezzettandola gradualmente, partendo dall’alto con la caduta dei materiali di risulta all’interno del camino stesso. Tre anni per progettare l’operazioni, per un costo stimato di circa 10milioni di euro. Ed ora attenzione massima al materiale di risulta.