SPARANISE. Beni confiscati alla camorra, Sparanise prima in provincia di Caserta come immobili usciti dalla gestione. Casi anche a Pietramelara, Piana di Monteverna e Calvi Risorta.

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Uno di questi beni confiscati è sorta la sede del nuovo istituto tecnico commerciale “G. Galilei” (nella foto, la posa della prima pietra con il Prefetto Monaco, don Luigi Ciotti, presidente di Libera, la preside Donatella Mascagna, il presidente della Provincia Sandro De Franciscis, l’ass. provinciale Nicola Ucciero, l’ex consigliere provinciale Amilcare Nozzolino, il commissario prefettizio Orabona, il comandante provinciale dei carabinieri, Burgio), oggi accorpato al “Foscolo” di Teano, unico caso in Campania di riutilizzo a fini didattici di un bene confiscato.

Dall’elenco dei siti gestiti dall’Agenzia Nazionale dei beni confiscati alla criminalità, Sparanise in termini di riutilizzo ad uso pubblico ha fatto meglio di tutti i Comuni in provincia di Caserta. Anche a Pietramelara, Calvi Risorta e Piana di Monteverna un immobile destinato consegnato, a Conca della Campania un immobile ancora in gestione. Dei 12.946 beni confiscati in tutt’Italia, tra cui 11.238 immobili e 1.708 aziende, 1.571 si trovano in Campania, pari al 14%, il 42% in Sicilia. In Campania, 444 si trovano sul territorio della provincia di Caserta, 891 di Napoli e 200 di Salerno. Dalla Provincia di Caserta si evince che la maggior parte dei beni si trovano a Castel Volturno, con un dato totale di 103 immobili tra beni in gestione, destinati consegnati e nonconsegnati, usciti dalla gestione e non conficati in via autonoma. A seguire Casal di Principe con 64, ma anche Teano con 44, tutti destinati consegnati. Dei beni usciti dalla gestione il primato spetta appunto alla città di Sparanise, con 11 unità immobiliari. Uno di questi beni confiscati è sorta la sede del nuovo istituto tecnico comemrciale “G. Galilei”, oggi accorpato al “Foscolo” di Teano, unico caso in Campania di riutilizzo a fini didattici di un bene confiscato. Sul territorio di Sparanise si registravano ben 15 siti ancora in disponibilità dell’Agenzia, tra cui due terreni ed un’unità immobiliare commerciale e industriale, sono stati già confiscati e consegnati.

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