Venafro. Nosocomio Santissimo Rosario quale ospedale di area vasta, il consigliere Tedeschi: “si tenga conto della volontà di 40 comunità”.

Il consigliere regionale Antonio Tedeschi continua a lavorae per una ipotesi di accordo di confine sulla sanità. Obiettivo riaprire il Pronto soccorso e Rianimazione al nosocomio Santissimo Rosario di Venafro, con la formula dell’Ospedale di area vasta. «Dopo sei mesi di costante lavoro verso la stipula di un accordo di confine tra Molise e Campania, affinché il presidio di Venafro riapra come ospedale di area vasta, mi impegnerò, insieme al presidente Toma, per far sì che il nuovo commissario alla sanità rispetti la volontà di migliaia di cittadini – ha precisato il consigliere. Ho appreso che il dottor Agostino Giustini, medico cardiologo ed ex generale della Guardia di Finanza, si insedierà subito dopo il periodo natalizio. E, come il ministro Grillo ha richiesto al commissario di agire con celerità e professionalità al servizio del Molise, così io vorrei fargli comprendere quanto sia necessario un ospedale di area vasta in quella specifica zona. Ed ancora: “il Ss Rosario risulta essere strategico, nonché storico punto di riferimento per tantissimi utenti dell’hinterland venafrano, ma anche per quelli provenienti dalle regioni limitrofe. L’accordo di confine per il presidio di Venafro è l’unica soluzione possibile al fine di riportare nella struttura quei servizi essenziali ed indispensabili quali Pronto soccorso e Rianimazione”. Dal territorio «è già arrivato un fortissimo segnale che testimonia la volontà di quasi 40 amministrazioni, in rappresentanza di circa 100mila cittadini, di procedere in questa direzione – e conclude – mi auguro di incontrare al più presto, insieme al governatore Toma, il nuovo commissario alla sanità e in quella sede mi farò portavoce di tutti quei cittadini che, come me, credono che questa sia la strada giusta. Inoltre, sarà mia premura informare il dottor Agostino Giustini in merito agli accordi di confine già stipulati ma che ancora non sono concreti, nonché di riservare una particolare attenzione anche al nosocomio di Larino».

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