TEANO / PIEDIMONTE MATESE. Quando i dipendenti del Centro per l’impiego se la prendevano con l’assessore Palmeri per il ritardo nei pagamenti dello stipendio: ora, indagati, rischiano la sospensione. VIDEO.
Singolare il fatto che, proprio nel 2017 quando scattarono le indagini, questi lavoratori inscenarono una protesta proprio contro il governatore De Luca e l’allora assessore Sonia Palmeri per il ritardo nei pagamenti dei loro stipendi.
Anziché lavorare, dopo aver regolarmente timbrato il cartellino, andavano comodamente a fare la spesa, a prendere un caffè al bar o a sbrigare commissioni private. Immortalati nelle immagini dalle telecamere nascoste dei militari della Guardia di Finanza, ora ben 17 dipendenti del Centro per l’impiego di Teano rischiano la sospensione dal servizio, dopo la notifica, nella giornata di ieri, di misure cautelari a loro carico, a conclusione di accurate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria C.V. Sono difatti accusati di truffa aggravata ai danni di un ente pubblico e false attestazioni o certificazioni. Tutto sembra essere partito da una segnalazione giunta al Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, avente ad oggetto presunti episodi di assenteismo dal luogo di lavoro e falsa attestazione di presenza da parte del personale stesso. In 5 mesi, si sarebbero verificati sistematici episodi di assenteismo, per complessive 1.000 ore: i dipendenti dapprima indicavano fittiziamente gli orari di ingresso e uscita nel registro delle presenze giornaliere, quindi si adoperavano in timbrature del cartellino marcatempo, consentendo loro di truffare l’Amministrazione. La decisione sul futuro lavorativo per questi “furbetti del cartellino” è nelle mani della Regione Campania, l’ente al quale i dipendenti dei centri per l’impiego fanno capo. Singolare il fatto che, proprio nell’anno in cui scattavano le indagini, il 2017, questi lavoratori inscenarono una clamorosa protesta proprio contro l’Ente regionale, governato da Vincenzo De Luca, e contro l’allora assessore al lavoro e risorse umane, Sonia Palmeri di Piedimonte Matese, lamentando il ritardo nei pagamenti dello stipendio.