Terra dei fuochi. Il decreto legge diventa legge definitiva: soddisfatti i senatori della Campania. Ora è un reato bruciare rifiuti. “Screening” sanitario gratuito per le popolazioni colpite dall’emergenza.
Il decreto legge doveva essere convertito il legge definitiva entro 60 giorni dalla proposta. La conversione arriva col voto contratrio del M5S e della Lega Nord e l’astensione di Sel. I leghisti del nord: le loro aziende ci sono venute prima a sversare di tutto in Campania, ed ora il partiro della Lega vota pure contro alla conversione del decreto.
È legge il decreto sulla Terra dei fuochi. Il Senato della Repubblica lo ha approvato, licenziandolo ed ingoiando un “boccone” già masticato dalla Camera dei Deputati, come hanno fatto notare molti senatori che non hanno potuto mettere le mani sul provvedimento. Tre i capisaldi che lo tengono in piedi: bonifiche, tutela della salute, ripristino della legalità, e norme anche sull’Ilva. Il provvedimento, che sarebbe scaduto l’8 febbraio: è passato con 174 voti favorevoli, 58 contrari e 12 astenuti. Sel si è astenuta. Tutti gli altri gruppi hanno votato a favore. “Una riscossa per la Terra dei fuochi, per affrontare l’emergenza in quell’area”, il pensiero del Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. Di “legge come punto di inizio” ha invece parlato Don Maurizio Patriciello, che da anni porta avanti una lotta per riconoscere l’emergenza ambientale di quell’area, “non certo di arrivo“, dicendosi “contento perchè la terra dei Fuochi finalmente è diventato un problema nazionale e questo è avvenuto grazie al lavoro dei volontari. Ha vinto anche la linea del dialogo l’unica strada che noi conosciamo”. Soddisfatti i senatori Pd della Campania, Angelica Saggese, Pasquale Sollo, Vincenzo Cuomo e Rosaria Capacchione: “La conversione in legge del decreto sulla Terra dei Fuochi è un provvedimento che la Campania e i cittadini campani attendono da tempo. Dispone le misure fondamentali per cancellare il fenomeno dei roghi e cominciare ad affrontare il fenomeno dello smaltimento illegale di rifiuti nella regione e le sue drammatiche conseguenze: prevede uno screening sanitario della popolazione e il controllo di sicurezza del territorio; introduce il reato penale di combustione illecita di rifiuti, punito con la reclusione da 2 a 5 anni; stanzia risorse per le bonifiche, impiegando una parte dei fondi confiscati agli ecomafiosi campani e mutuando i severissimi protocolli previsti per l’Expo 2015 per evitare le infiltrazioni della criminalità organizzata”.