Terremoto nel matese. Da questa mattina il via alle verifiche negli edifici di culto, dopo la polemica a distanza Vescovo e Sindaco, Di Cerbo – Cappello.
Come si ricorderà, alle strutture di culto è stato già promesso una prima trance di finanziamento per la messa in sicurezza di un milione e mezzo di euro, e su questo aspetto aspre polemiche si erano innescate tra lo stesso Vescovo Di Cerbo ed il Sindaco Vincenzo Cappello.
Dovrebbero prendere il via questa mattina le verifica tecniche sugli edifici di culto rimasti danneggiati dal forte sisma del 29 dicembre 201 che ha avuto come epicentro l’area del matese, ed in particolare i Comuni di Alife, Piedimonte Matese, San Potito Sannitico, Gioia Sannitica, Castello del Matese e San Gregorio Matese. Sarà direttamente il Ministero per i beni e le attività culturali, attraverso i propri tecnici, ad effettuare ulteriori sopralluoghi alle Chiese e parrocchie del territorio stilando, alla fine, un ulteriore censimento, con priorità delle strutture maggiormente colpite. Ad Alife ad essere state dichiarate inaccessibili al pubblico sono state la Cattedrale Santa Maria Assunta in Piazza Vescovado (nella foto) e la Chiesa di Santa Caterina nella omonima piazzetta. A Piedimonte Matese, in particolare, la Chiesa Ave Gratia Plena in Via Annunziata, ma anche la Chiesa dell’Arciconfraternita del Carmine, Santa Maria Maggiore e San Domenico. Parrocchie anche negli altri Comuni matesini epicentri del sisma. Come si ricorderà, alle strutture di culto è stato già promesso una prima trance di finanziamento per la messa in sicurezza di un milione e mezzo di euro, e su questo aspetto aspre polemiche si erano innescate tra lo stesso Vescovo della Diocesi Alife-Caiazzo, S.E. Mons. Valentino Di Cerbo ed il Sindaco del Comune Capofila del C.O.M., Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello. Cappello, in sintesi, attraverso una propria ordinanza aveva imposto al Vescovo di “provvedere immediatamente alla messa in sicurezza delle chiese lesionate”. Nella sua replica il Vescovo Valentino Di Cerbo aveva fatto notare che le incongruenze di quell’atto amministrativo, tanto nella forma che nella sostanza, insomma dal punto di vista giuridico e nei contenuti. Da oggi si inizierà a mettere nero su bianco.