Tumori, esami gratis in Campania: al via il decreto per screening preventivi, in particolare a utero, seno e colon retto.
L’obiettivo è del 17% per il primo anno, del 34% di adesione per il secondo anno, e del resto per il terzo. Il Decreto fissa i meccanismi di premialità per le Asl che raggiungono le migliori performance. Incentivi previsti anche per i direttori generali, che avranno diritto all’indennità di risultato in base alla loro capacità di raggiungere gli obiettivi.
La Campania si muove sul fronte della prevenzione dei tumori, in particolare quelli che colpiscono utero, seno e colon, con un dettagliato piano per lo screening gratuito dei pazienti a rischio. Obiettivo riorganizzare la prevenzione che da anni non è garantita in modo omogeneo in tutti i Comuni. La decisione si inserisce nel quadro degli interventi previsti per l’ applicazione del Registro Tumori in Campania, integrando l’attività che da tempo la Regione Campania ha avviato di prevenzione parte da tre dei principali tumori che colpiscono la popolazione italiana, appunto il cancro della cervice uterina, della mammella e del colon retto. La prevenzione gratuita sarà direttamente l’Asl a contattare i pazienti a rischio per uno screening anti-tumorale: alla mammella, con il test che va effettuato ogni 2 anni e quindi mediamente è necessario raggiungere tramite invito ogni anno la metà della popolazione totale, viene fissato al 30% per il primo anno l’obiettivo di adesione della popolazione target della Campania e il restante al secondo; screening della cervice uterina, qui il test va effettuato ogni 3 anni, quindi mediamente è necessario raggiungere tramite invito ogni anno un terzo della popolazione. L’obiettivo è del 17% per il primo anno, del 34% di adesione per il secondo anno, e del resto per il terzo; screening del colon-retto, con il primo anno è sufficiente l’attivazione del programma aziendale. Il test va effettuato ogni 2 anni e quindi mediamente è necessario raggiungere ogni anno la meta’ della popolazione. L’obiettivo è fissato al 25 % di adesione per il primo anno e il resto al secondo. Presso la Direzione generale della Salute sarà attivato un Coordinamento regionale dei programmi di screening per ogni azienda sanitaria, che opererà in raccordo funzionale con il Coordinamento regionale dei Registri Tumori. Per la realizzazione di quanto programmato sono state erogate, in origine, risorse regionali per l’attuazione degli studi di fattibilità elaborati dalle Asl, e successivamente utilizzate le quote di finanziamento allo scopo destinate dal Ministero della Salute per il suo ampliamento e potenziamento e per la copertura di tutto il territorio regionale.