Valle del Fortore. Comunità Montane, la Regione abroga le leggi di riferimento: le preoccupazioni del Presidente dell’Ente, Zaccaria Spina.

spina-zaccaria“Registriamo il fatto che una norma così importante è stata approvata nel silenzio generale di tutti comprese le organizzazioni sindacali di categoria che invece sono sempre solerti a rivolgersi nelle sedi periferiche degli Enti delegati”.

Il Presidente della Comunità Montana del Fortore Zaccaria Spina, ha inteso sensibilizzare gli amministratori dei comuni membri e le organizzazioni sindacali di categoria su alcune previsioni della legge di stabilità regionale da poco pubblicata sul Burc che riguardano il funzionamento del sistema forestale regionale nonché l’organizzazione delle Comunità Montane e l’intera governance. “Con l’articolo 12 della citata legge di stabilità – ha affermato il Presidente Spina – al fine di razionalizzare le azioni di cura e governo del territorio nonché di conseguire ulteriori risparmi di spesa, il Consiglio Regionale ha determinato l’abrogazione sin dalla loro entrata in vigore delle leggi di riferimento della forestazione (n.11/1996 e succ. mod. ed integr.) e quella sul nuovo ordinamento e disciplina delle Comunità Montane (LR. n.12/2008), ed ha autorizzato la Giunta Regionale a disciplinare tali materie con appositi Regolamenti. Come ben si capisce tale previsione normativa potrebbe produrre una vera e propria rivoluzione circa il sistema di governance del comportato della forestazione in Campania e dello status delle Comunità Montane che comunque rimangono in vita in quanto riconosciute dallo Statuto Regionale. La decisione votata dal Consiglio Regionale di delegificare materie così importanti scegliendo di disciplinarle attraverso dei Regolamenti di competenza della Giunta potrebbe significare meno tutela e meno certezze in comparti di vitale importanza che già da tempo soffrono come quello della forestazione. Ad oggi registriamo il fatto che una norma così importante è stata approvata nel silenzio generale di tutti comprese le organizzazioni sindacali di categoria che invece sono sempre solerti a rivolgersi nelle sedi periferiche degli Enti delegati dove evidentemente è più facile dimostrare attivismo e cercare capri espiatori. Alla luce di tutto questo esprimiamo serie preoccupazioni in quanto stiamo operando con delle leggi di cui è stata annunciata l’abrogazione ed in attesa di Regolamenti che dovranno essere approvati e, pur avendo grande fiducia nel Consigliere delegato Alfieri, con cui abbiamo frequenti interlocuzioni riteniamo che anche i migliori Regolamenti, nella gerarchia delle fonti si trovano in posizione inferiore rispetto alla legge”.

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