Venafro. Città flagellata dai furti: colpiti ogni punto della città, dal centro alle periferie. Gli autori: soprattutto stranieri, rumeni in particolare.
Poco prima di Pasqua ignoti hanno tentato più volte, nel cuore della notte, di entrare nell’abitazione di una nota professionista in Via Pedemontana: i proprietari hanno sentito rumori strani, anche visto un uomo con un cappellino che tentava di entrare e che poi è fuggito a piedi.
Ladri in azione in ogni punto della cittadina anche, e sopratutto, nel perido pasquale. La gente del posto è spaventata e chiede maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine. Sabato sera, alla vigilia di Pasqua, quattro ladri con accento straniero probabilmente rumeni, approfittando dell’assenza dei proprietari, hanno preso di mira un’abitazione in Via Licinio, dove sono riusciti a rubare danaro ed oggeti in oro. A fianco abita un loro nipote 18enne che ha visto tutta la scena: uscire di casa prima due ragazzi, poi altri due, con uno di questi ultimi che gli ha puntato alla gola un cacciavite intimandogli di stare calmo, priam di fuggire tutti e quattro a bordo di una BMW Station Wagon 320 alla volta di Cassino. Ladruncoli hanno rubato in un’altra abitazione della frazione di Vallecupa, mentre un altro furto sarebbe stato commesso a Venafro città. Poco prima di Pasqua ignoti hanno tentato più volte, nel cuore della notte, di entrare nell’abitazione di una nota professionista in Via Pedemontana: i proprietari hanno sentito rumori strani, anche visto un uomo con un cappellino che tentava di entrare e che poi è fuggito a piedi. Un altro tentativo alla stessa villa subito dopo, con i ladri che si sono nascosti in una legnaia fuori casa, ma fuggiti a bordo di una Renault Megane rubata che era parcheggita in giradino. Tentativo di furto in una casa a fianco la sera stessa, già presa di mira qualche mese prima, quando a portarsi via era stato un trapano portatile nell’auto parcheggiata in giardino e stavano tentando di usarlo per scardinare una serratura, prima di aver disattivato due allarmi esterni immergendoli nell’acqua in modo da farli saltare attraverso un cortocircuito.