Venafro. Comunità Montana “Volturno”, questione progettazione di servizi territoriali nell’area del Verlasce, la questione finisce in Cassazione: sanzionati i tre architetti.

 

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Il tutto nasce da un ricorso dei tre architetti, avverso il Tribunale Civile di Isernia, per ottenere la somma di circa 250mila euro, quale compenso professionale mai versato dalla Comunità.

Questione Comunità Montana “Volturno”: condannati al pagamento della sanzione di 19mila euro i tre architetti Franco Valente, Paolo Vacca e Carmine D’Orsi, oltre alle spese processuali, in seguito ad una loro condanna definitiva. La Comunità già ha inviato ai professionisti una missiva per richiedere la somma complessiva di 15.200 euro oltre IVA e CPA, stabilita con sentenza definitiva della Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione di Roma, pronunciatasi il 5 novembre dello scorso anno. Il tutto nasce da un ricorso dei tre architetti, avverso il Tribunale Civile di Isernia, per ottenere la somma di circa 250mila euro, quale compenso professionale mai versato dalla Comunità, per la progettazione di servizi territoriali nell’area del Verlasce: in pratica ad una delibera di incarico del marzo 2002 non era seguito alcun momento contrattuale da parte della Comunità Montana. Il Tribunale di Isernia rigettò quella richiesta nel settembre del 2000, poiché non sarebbe stato stipulato alcun contratto scritto, oltre alla mancanza del requisito della utilità. Quella pronuncia venne impugnata dai tre professionisti, sempre avverso la Comunità Montana “ Volturno”, presso il secondo grado di Giudizio costituito dalla Corte d’Appello di Campobasso. Nel 2008 furono rigettate dalla Corte di Campobasso le impugnazioni dei tre professionisti, ed i giudici confermarono la decisione dei colleghi di primo grado, confermando le stesse motivazioni.  A questo secondo grado di giudizio gli arch. Valente, Vacca e D’Orsi opposero un ultimo controricorso alla Corte di Cassazione, poi la condanna definitiva nel novembre scorso, dove i Magistrati di Roma hanno rigettato l’ultimo ricorso e condannano i ricorrenti alle spese di giudizio.

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