Venafro. Continua la protesta del Comitato SS. Rosario: struttura con ascensori rotti e senza specialista cardiologo. Attenzioni solo alla Neuromed della famiglia Patriciello?
Il Prefetto blocca il trasferimento di Ortopedia. SS Rosario ancora senza cardiologo e con gli ascensori rotti. Attenzioni rivolte solo alla struttura privata Neuromed di proprietà della famiglia di Aldo Patriciello ?
Regnano le incertezze al nosocomio SS. Rosario di Venafro, dopo l’ulteriore notizia diffusa nei giorni scorsi che voleva l’ospedale cancellato direttamente dal Governo Nazionale. La struttura continua a rimanere senza cardiologo, gli ascensori principali sono sempre non funzionanti, mentre la notizia positiva è che il Prefetto d’Isernia, Filippo Piritore, su denuncia del Comitato SS Rosario, ha bloccato la chiusura o il trasferimento del reparto di Ortopedia. Il Comitato aveva provveduto ad inviare una missiva allos tesso Prefetto perché in qualità di commissario ad acta nominato dal Tar non permetta movimento di reparti fino a quando lo stesso Tar non si pronunci nel merito, Tra che si è appellato alla Corte Costituzionale per conoscere se tutti i provvedimenti adottati in tema di sanità regionale possano essere assunti dai commissari. Il Comitato ha chiesto esplicitamente al Prefetto di convocare le parti in causa, i rappresentanti del Comitato con i medici e gliorgani regioanli, a cominciare dal Governatore Frattura e l’Asrem. “Il Prefetto ancora non ci risponde così come aspettiamo il governatore in visita all’ ospedale – ha affermato Gianni Vaccone, Presidente del Comitato SS Rosario – insieme con lo stesso responsabile della Asrem, Angelo Percopo.”Il Comitato non ha ricevuto comunque riposte certe fino adesso. Intanto l’assessore regionale Massimiliano Scarabeo ha dichiarato che difenderà la sanità pubblica provinciale, avvertimento rivolto agli altri componenti la giunta regionale. Se le attenzioni verranno rivolte solo alla struttura privata Neuromed di proprietà della famiglia di Aldo Patriciello, suo cognato, se ne vedranno delle belle.